#139 La guerra civile americana – Le origini delle guerre civili – Barbero Riserva (Festival della Mente, 2021)

#139 La guerra civile americana – Le origini delle guerre civili – Barbero Riserva (Festival della Mente, 2021)

Dal Festival della Mente 2021, il secondo appuntamento della serie “Le origini delle guerre civili”. Il professor Alessandro Barbero racconta le cause e le ragioni della Guerra di Secessione americana.

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[00:00:09] Buongiorno, buonasera, bentornate e bentornati ad una nuova puntata del podcast di Alessandro Barbero, la storia come non l'avete mai sentita, la raccolta indipendente e senza scopo di lucro delle lezioni a conferenza del professor Barbero. La puntata Barbero Riserva di questa settimana è tratta dalla serie Le origini delle guerre civili dal Festival della Mente 2021, secondo episodio la guerra civile americana. Buon ascolto.

[00:00:50] Grazie.

[00:00:51] Grazie. Immaginate di essere a Washington il 14 aprile del 1865. Sono passati cinque giorni da quando il generale Robert Lee, il comandante dell'esercito sudista, ha capitolato ad Appomattox mettendo fine alla guerra civile americana. Il presidente Lincoln è a teatro a vedere una commedia.

[00:01:24] Mentre la rappresentazione è in corso, nel teatro entra un attore, un famosissimo attore di teatro, talmente famoso che nessuno lo controlla, nessuno lo ferma, perché lì è di casa. È molto giovane, ha solo 27 anni, ma da parecchi anni è uno degli attori più famosi d'America, in un'epoca, capite, in cui il teatro aveva lo stesso spazio che oggi hanno la tv, il cinema e anche qualcosa di più probabilmente.

[00:01:50] Questo attore da anni i giornali lo esaltano, lo chiamano l'uomo più bello d'America. Si chiama John Wilkes Booth ed è un simpatizzante del sud che ha appena perso la guerra civile. E non ha mai nascosto di odiare il presidente Lincoln che vede come appunto la causa di tutti i mali del sud. Una volta è stato anche arrestato per i discorsi che faceva in giro contro il governo.

[00:02:18] John Wilkes Booth, l'uomo più bello d'America, entra nel palco presidenziale senza che nessuno controlli, altri tempi come capite, tira fuori la pistola e spara alla nuca del presidente. Un ufficiale cerca di fermarlo, lui tira fuori un pugnale, pugnala l'ufficiale e scappa, convinto di essere come Bruto che ha ammazzato Giulio Cesare per difendere la libertà.

[00:02:46] Morirà due settimane dopo in uno scontro a fuoco con la cavalleria che lo ha seguito nella sua fuga. Lincoln è il primo presidente degli Stati Uniti a morire in un attentato e come sapete non sarà l'ultimo. Dopo di lui altri tre presidenti degli Stati Uniti verranno ammazzati mentre sono in carica, l'ultimo è Jack Kennedy naturalmente.

[00:03:10] La morte di Lincoln è un momento di svolta nella conclusione di una guerra civile che era costata all'America 600.000 morti. In altre parole, molti più morti di tutti quelli delle guerre americane del Novecento.

[00:03:30] Una guerra che era stata scatenata proprio dall'elezione di Lincoln a presidente degli Stati Uniti nelle elezioni del novembre 1860. Lincoln, candidato repubblicano, ma vedremo presto che allora democratici e repubblicani, anche se esistevano già, non coprivano lo stesso spettro elettorale che coprono oggi.

[00:03:56] Lincoln era stato eletto col 40% del voto popolare, quindi una maggioranza relativa. Anche perché all'epoca non usava come adesso avere solo due candidati, ce n'erano di più. Nelle elezioni del 1860 i candidati sono quattro. Lincoln ha la maggioranza relativa, vince in tutto il Nord. Nella maggior parte degli Stati schiavisti del Sud non prende neanche un voto.

[00:04:24] Un paese spaccato quindi. Oggi negli Stati Uniti la divisione dell'elettorato fra quelli che votano Trump e quelli che votano Biden evoca spesso scenari da guerra civile. Chi ha conoscenti americani sa che ci credono davvero che il paese sia quasi a rischio di conoscere di nuovo un'esperienza del genere talmente spaccato oggi.

[00:04:53] In realtà quando uno studia l'origine della guerra civile americana ci si rende conto che prima che un paese precipiti davvero nella guerra civile non basta. Non basta che ci sia una spaccatura dell'opinione pubblica, che ci sia una percentuale anche consistente della popolazione che è contraria al sistema. Non basta.

[00:05:14] La guerra civile in America nell'ottocento è scoppiata perché nel paese si confrontavano due diversi modelli di sviluppo, di economia, di società. Ognuno radicato in una parte degli Stati Uniti. E ognuno di questi due modelli contrapposti era così radicato che in realtà tutti ci credevano, non soltanto appunto i poveracci che si sentono esclusi,

[00:05:41] ma i politici, ma gli intellettuali, ma i ricchi, ma gli ideologi. Allora cos'era che nell'ottocento ha diviso così profondamente gli Stati Uniti da farli precipitare nella guerra civile? E che cosa sono gli Stati Uniti alla metà dell'ottocento? Qualche dato. Gli Stati Uniti nel 1860 hanno 31 milioni di abitanti.

[00:06:08] A noi verrebbe da ridere, oggi ne hanno 300 milioni, ma per la metà dell'ottocento è una popolazione molto importante. 31 milioni di abitanti vuol dire che gli Stati Uniti hanno più abitanti della Gran Bretagna. E ne hanno appena un po' meno della Francia. E sto parlando delle due più grandi potenze mondiali. Dei due paesi all'avanguardia in Europa, che hanno già dei vasti imperi coloniali nel resto del mondo.

[00:06:35] Quindi gli Stati Uniti sono potenzialmente già una delle grandi potenze mondiali. Ma la cosa più impressionante è questa, che nel 1860 hanno 31 milioni di abitanti, ma dieci anni prima ne avevano solo 23 milioni. Il che vuol dire che in un decennio la popolazione è aumentata di un terzo.

[00:06:59] Il paese sta crescendo enormemente, si riempie di immigrati e sta conoscendo una colossale crescita industriale. I decenni centrali dell'Ottocento, lo sapete, sono di crescita industriale travolgente nei paesi d'avanguardia, in Gran Bretagna, in Germania, in Francia, negli Stati Uniti.

[00:07:21] In quel decennio, 50-60, il valore della produzione industriale negli Stati Uniti si è raddoppiato. Quando si parla di cifre è bene fermarsi un attimo a riflettere. Avete presente come noi lottiamo con lo 0,5 annuo? L'1% annuo di aumento? Ecco, qui parliamo di un raddoppio nell'arco di dieci anni.

[00:07:47] Per il momento sono ancora un paese in cui i contadini sono più numerosi degli abitanti delle città, ma il sorpasso sta già per arrivare. Ci sono negli Stati Uniti nel 1860 53.000 chilometri di ferrovie funzionanti, più quelle in costruzione. 53.000 chilometri. In tutta Italia, alla stessa data, 1800 chilometri.

[00:08:15] Per di più, per di più è una società unica al mondo perché è una società democratica, con il suffragio universale che non c'è in nessun paese d'Europa. Intendiamoci, il suffragio universale come lo concepivano loro, maschile. Però c'è già un movimento femminile che chiede la parità dei diritti e il voto anche per le donne. Le uniche disuguaglianze sono quelle economiche, ma attenzione, mentre oggi gli Stati Uniti, lo sappiamo, fra i paesi occidentali,

[00:08:45] sono quello dove la disuguaglianza fra i super ricchi e i poveri è più ampia, anche se noi in Italia li stiamo rapidamente raggiungendo, all'epoca gli Stati Uniti sono il paese più egalitario del mondo. Le disuguaglianze sono più ridotte che non altrove. I salari sono molto più forti che non in Europa. Il che spiega quella marea di emigranti che dalla Germania, dalla Polonia e anche dall'Italia ormai stava cominciando ad arrivare negli Stati Uniti.

[00:09:14] Il tasso di alfabetizzazione è altissimo. Negli Stati Uniti il 90% della popolazione bianca sa leggere e scrivere. In Italia, alla stessa data, 20%. Stati Uniti 90%. Tutti leggono il giornale. Allora, questo quadro complessivo è vero di tutto il paese, ma fino a un certo punto il discorso sulla democrazia,

[00:09:42] l'egualitarismo, l'alfabetizzazione vale in tutto il paese, anche se forse al nord questi fattori sono ancora più accentuati che non al sud. Ma l'enorme sviluppo industriale, l'immigrazione, la massa di gente che arriva, lo sviluppo e la trasformazione costante caratterizzano solo il nord. Il nord ha tre quarti degli abitanti, ma ha quasi tutte le fabbriche, quasi tutti gli operai.

[00:10:10] Il sud è ricco, ma è un paese interamente agricolo, dove la ricchezza consiste nelle piantagioni e negli schiavi. Capite? Quattro milioni di schiavi sono un capitale gigantesco. Il sud possiede quattro milioni di schiavi, quindi sulla carta è proprietario di una colossale ricchezza

[00:10:32] ed è straricco grazie ai profitti del cotone, che nel sud è diventato ormai una monocultura, c'è ancora un po' di tabacco in Virginia, ma mentre il sud un secolo prima era un paese dove si produceva appunto il tabacco, lo zucchero, il riso, nel 1860 il sud è il paese del cotone. Ed è il paese del cotone perché c'è la rivoluzione industriale in corso.

[00:10:54] In Inghilterra le filature di Manchester mangiano ogni anno una montagna di cotone e questo cotone arriva dagli stati del sud. Grazie al capitale immobilizzato in quattro milioni di schiavi e agli enormi profitti del cotone il sud è straricco, ma è un'economia ferma che non sta crescendo, non si sta trasformando. Il nord invece è in profondissima trasformazione.

[00:11:24] E tuttavia fino alla metà del secolo il sud ha diretto politicamente gli Stati Uniti. L'elite dei grandi proprietari terrieri, dei piantatori del sud ha dominato la politica degli Stati Uniti. Lincoln è il sedicesimo presidente. Su quindici presidenti prima di Lincoln nove venivano dagli stati del sud

[00:11:51] e di loro otto erano proprietari di schiavi. Capite? Fino all'elezione di Lincoln un po' più di metà dei presidenti degli Stati Uniti erano personalmente proprietari di schiavi. E anche quelli che venivano dal nord sono sempre stati eletti in base ad accordi elettorali con i piantatori del sud. Non c'è mai stato un presidente che si opponesse agli interessi del sud.

[00:12:21] E questa egemonia politica del sud in realtà, come dire, si spiega col fatto che anche se io finora ho parlato di nord e sud in realtà gli Stati Uniti non erano divisi in due. Erano divisi in tre. Perché c'era anche l'ovest. O come dicevano loro, il west. Il nord con al cuore il New England puritano, il Connecticut in Massachusetts

[00:12:51] e con la grande metropoli di New York. Il nord è commerciale, portuale, affarista, industriale, in tumultuosa crescita demografica, dominato dal capitalismo commerciale e industriale. Il sud è agricolo, produce il cotone, poi lo manda al nord perché non ha neanche buoni porti. Il sud di fatto vive di quello.

[00:13:18] È in mano a un'elite di piantatori e vive di un'economia basata sulla schiavitù. E poi c'è l'ovest. Perché il continente americano è ancora in gran parte da colonizzare. Agli occhi dei bianchi non è di nessuno. Noi sappiamo che ci vivono innumerevoli nazioni indiane, per usare il termine che si usava una volta. Nazioni indigene, native. Agli occhi dei bianchi è come se non ci fosse nessuno. È un mondo da conquistare.

[00:13:46] Il west che stanno conquistando in quegli anni non è ancora il far west dei cowboys. È quello che oggi si chiama il middle west. Paese di coloni, di contadini che arrivano lì e la terra c'è per tutti. Il governo distribuisce la terra gratis. Se arrivi ti fabbrichi la tua capanna di tronchi e ti metti a coltivare, la terra non costa niente, te la danno. Ovviamente è una società anche questa, egualitaria. La più egualitaria è d'America.

[00:14:16] È una società individualista ed è una società contadina. Il fatto che il west è un mondo di contadini spiega come mai per molto tempo il west e il sud sono alleati. Perché fondamentalmente hanno gli stessi interessi. Sono interessati alla difesa dell'agricoltura e non degli interessi industriali. E poi sono interessati all'espansione territoriale.

[00:14:45] L'espansione territoriale vuol dire che l'America e gli Stati Uniti devono trovare spazio per la marea di immigrati che stanno arrivando. Si devono espandere verso ovest. E anche i piantatori del sud hanno una gran voglia di espandersi verso ovest. L'ovest è grande, ma c'è poi tutto il sud-ovest. La guerra contro il Messico del 1848, di cui noi non ci ricordiamo niente.

[00:15:11] Chi è che sa che gli Stati Uniti hanno fatto la guerra al Messico nel 1848? Al massimo ci ricordiamo di Fort Alamo, di David Crockett per qualche film di Hollywood. La guerra del 48 è un momento epocale in cui gli Stati Uniti, sconfiggendo il Messico, si impadroniscono di immensi territori. Il Texas, il New Mexico, la California. E quella guerra l'hanno voluta i piantatori del sud e i coloni dell'ovest alleati

[00:15:42] e rappresentati in politica da un partito che esiste ancora oggi, che era il Partito Democratico. A noi può sembrare strano che il partito dei piantatori del sud fosse il Partito Democratico. In realtà chi ha la mia età si ricorda che ancora negli anni 60 il sud votava Democratico. Poi con Reagan si è messo a votare Repubblicano e adesso è il baluardo dei Repubblicani e di Trump. Ma per tanto tempo al sud hanno dato per scontato

[00:16:10] che il loro partito era il Partito Democratico. Nell'Ottocento il partito del sud era il Partito Democratico ed era anche il partito dei coloni, dei piccoli proprietari dell'ovest. Solo che questa coalizione alla metà dell'Ottocento comincia a essere minacciata perché di fronte alla coalizione dei contadini e dei piantatori gli industriali del nord contano sempre di più

[00:16:39] e loro vogliono politiche diverse da quelle che convengono all'agricoltura. Il primo momento in cui ci si rende conto che è impossibile avere una politica economica che vada bene a tutti e che quindi si dovrà per forza andare allo scontro allo scontro politico, ben inteso, all'inizio nessuno pensa ad altro. Ma lo scontro politico diventa inevitabile nel momento in cui gli industriali del nord

[00:17:07] reclamano, come succede anche oggi, avete presente, i dazzi contro la Cina. Ecco, all'industria americana convengono i dazzi. Noi vogliamo che le merci che vengono dall'Inghilterra costino troppo, i nostri abitanti devono comprare la nostra roba, la nostra produzione industriale. Quindi tariffe. I piantatori del sud le tariffe non le vogliono, loro vivono di esportazione, vivono esportando il cotone.

[00:17:37] Guai se gli inglesi si arrabbiano e cominciano a mettere tariffe sul cotone americano. Magari vi sembra poco, è un conflitto economico, ce ne sono continuamente nei paesi avanzati. eppure su quel conflitto economico si comincia a intravedere la base di una spaccatura drammatica degli Stati Uniti. Perché quello che succede è che ogni volta che la lobby degli industriali a Washington

[00:18:04] cerca di ottenere una politica favorevole per loro, tariffe doganali, al sud qualcuno comincia a dire che a loro non importa se il governo di Washington decide queste cose perché i singoli stati non sono mica obbligati a fare quello che dice Washington. Gli Stati Uniti sono un'unione di stati liberi, ognuno dei quali ha aderito volontariamente e non è obbligato a rispettare le leggi federali.

[00:18:34] Capite? Voglio dire, noi viviamo nell'Europa della Brexit, capite quanto è grosso il problema di stabilire fin dove puoi andare, fin dove ti puoi spingere una volta che hai deciso di entrare dentro un'unione. Al sud il discorso è noi di leggi contrari ai nostri interessi non ne vogliamo. Se voi le fate, noi non le applichiamo. Nel 1832, mancano ancora trent'anni all'elezione di Lincoln,

[00:19:04] è una storia lunga come vedete, quella delle origini della guerra civile, nel 1832 Washington passa una legge che impone tariffe doganali più alte, è uno degli stati del sud, lo stato più estremista del sud, uno dei pochissimi dove gli schiavi neri sono addirittura più numerosi degli abitanti bianchi. È lo stesso stato che poi sarà il più estremista

[00:19:32] e il primo a dichiarare la secessione trent'anni dopo, il South Carolina. Nel 1832 il South Carolina, davanti a una legge federale che impone nuove tariffe doganali, dichiara che per quanto riguarda l'oro del South Carolina quella legge è nulla. Lo stato del South Carolina è libero di nullificare, dicono loro, le leggi di Washington. si apre un dibattito politico violentissimo

[00:20:02] che è passato alla storia appunto come il dibattito sulla nullificazione e lì per la prima volta si comincia a discutere su cosa sono davvero gli Stati Uniti. Entra in scena uno dei grandi politici americani dell'epoca, un personaggio che noi oggi in Italia conosciamo pochissimo naturalmente, morirà prima della guerra civile, è uno dei grandi politici che rappresentano gli interessi del Sud. Si chiama Callum, John Callum,

[00:20:31] è un intellettuale profondissimo, un difensore della schiavitù come l'unico sistema con cui il Sud può vivere e nel dibattito sulla nullificazione John Callum a nome di tutto il Sud dichiara che anche se ci siamo uniti ognuno dei singoli Stati conserva la sua piena sovranità. Gli Stati sono i sovrani e il Governo federale a Washington

[00:20:59] è soltanto il loro agente e che non c'è nessun obbligo di obbedire al Governo di Washington perché questa è una cosa che semmai si può fare negli Stati nazionali dove l'interesse nazionale è unico e gli Stati Uniti non sono la stessa cosa. John Callum dichiara espressamente, cito, noi non siamo una nazione ma un'unione, una confederazione di Stati uguali

[00:21:29] e sovrani. L'Inghilterra è una nazione, gli Stati Uniti non lo sono. Di fronte a questa posizione gli ideologi del Nord invece argomentano che gli Stati Uniti sono una nazione e che le leggi di una nazione devono essere uguali per tutti. Capite, oggi è facile, mi sembra, vedere come il discorso di Callum nella sua lucidità andasse contro lo spirito del tempo perché nell'Ottocento

[00:21:58] e noi italiani ne sappiamo qualcosa lo spirito del tempo era la nazione, l'unione della nazione, gli interessi sacri della nazione. Dire noi non siamo una nazione era un discorso straordinariamente inquietante ma anche perdente alla lunga e in effetti oggi c'è chi dice guardate che la guerra civile americana è il momento in cui si è risolta questa cosa in cui gli Stati Uniti con la forza

[00:22:26] sono stati trasformati in una nazione. Ora finché si tratta della polemica o della guerra politica sulle tariffe doganali gli interessi del Sud e quelli dell'Ovest tutto sommato sono ancora gli stessi contadini gli uni e contadini gli altri. Quello che fa invece davvero saltare questa grande alleanza fra il Sud e l'Ovest

[00:22:56] è proprio la grandiosa espansione degli Stati Uniti che ormai appunto negli anni 40 e 50 si mangia questo enorme boccone dei territori conquistati al Messico e prosegue arriva all'Oceano Pacifico alla fine degli anni 40 c'è la corsa all'oro in California per esempio e comincia l'epopea non più dell'Ouest ma del Far West dell'Ouest più lontano delle guerre con gli indiani delle pianure delle carovane

[00:23:25] di coloni che si spingono sempre più a Ovest avete presente tutte queste mitologie americane no? Va all'Ovest ragazzo perché all'Ovest c'è appunto il futuro di una nuova nazione ora c'è un problema gli Stati Uniti com'è la procedura con cui si allargano verso l'Ovest funziona così l'Ovest è il nulla non appartiene a nessuno appartiene agli indiani semmai ma appunto si fa pinta che non ci siano

[00:23:55] gli indiani appartiene al Messico ma i messicani sono brutti e cattivi noi li abbiamo sconfitti ci prendiamo quel che vogliamo quando in un certo territorio che magari è grande come un paese europeo c'è qualche migliaio di coloni bianchi questi possono chiedere di essere riconosciuti come un territorio degli Stati Uniti non uno Stato ma un territorio è una tappa intermedia quando poi dopo qualche anno gli abitanti bianchi sono ancora aumentati

[00:24:24] si può istituire ufficialmente lo Stato e con questo meccanismo che gli Stati Uniti diventano sempre più numerosi sapete che all'inizio le stelle sulla bandiera stelle e strisce erano 13 sono 13 le colonie che si ribellano all'Inghilterra oggi sono 50 le stelle sulla bandiera 50 Stati via via se ne creano di nuovi qual è il problema? il problema è che gli Stati Uniti

[00:24:54] si dividono fra Stati dove la schiavitù è permessa e Stati dove la schiavitù è vietata c'è una linea la linea Mason-Dixon che attraversa da ovest a est il territorio a nord in genere gli Stati hanno abolito la schiavitù a sud invece ci sono gli Stati schiavisti dico al nord l'hanno abolita perché fino alla rivoluzione la schiavitù esisteva in tutti gli Stati Uniti

[00:25:23] anche nel nord anche nel New England però nel nord non aveva mai attecchito veramente perché in un'economia basata sul commercio sulla navigazione sull'industria il lavoro degli schiavi non è in realtà utile mentre invece è utile nelle grandi piantagioni del sud vedremo poi quali erano i motivi veri per cui il nord aveva generalmente abolito la schiavitù non è così semplice come noi potremmo pensare

[00:25:52] ma per adesso lasciamo stare per adesso mi basta che vi sia chiaro che il problema nasce quando bisogna decidere se un nuovo territorio e poi un nuovo stato avrà gli schiavi oppure non li avrà e la classe dirigente sudista spinge perché i nuovi territori e i nuovi stati ammettano la schiavitù perché l'idea è anche noi così potremo spingerci fin lì a comprare allargare

[00:26:22] creare nuove piantagioni portare lì i nostri schiavi se invece in questi stati la schiavitù sarà proibita saranno solo i contadini del nord che potranno andare a vivere a lavorare lì per gli stati del sud è vitale che nei nuovi stati venga introdotta la schiavitù tant'è vero che come dire dopo la conquista del Texas strappato al Messico che ripeto almeno la mia generazione si ricorda il film Alamo l'Epopea

[00:26:52] ecco piccolo dettaglio i messicani avevano vietato la schiavitù quando gli americani conquistano il Texas naturalmente reintroducono la schiavitù nel Texas perché quella guerra è stata voluta dalle elite del sud che in quel momento comandano le elite del sud hanno bisogno che i nuovi stati siano schiavisti anche perché ormai è chiaro a tutti che ci sono blocchi contrapposti gli interessi degli stati

[00:27:21] industriali e commerciali e gli interessi degli stati agricoli con gli schiavi questi interessi si giocano a Washington e a Washington un pezzo cruciale del meccanismo politico è il senato che come forse o certamente sapete il senato degli stati uniti è un'istituzione meravigliosa ancora oggi meravigliosa perché il senato degli stati uniti è creato senza alcun rapporto

[00:27:50] con la popolazione degli stati ogni stato manda due senatori a Washington sia stati minuscoli che hanno mezzo milione di abitanti sia la California ognuno di questi stati manda a Washington due senatori e allora se c'è il blocco degli stati schiavisti bisogna che gli stati schiavisti siano il più numerosi possibile ogni nuovo stato con gli schiavi sono due senatori del nostro blocco

[00:28:19] ogni nuovo stato che vieta la schiavitù sono due senatori che voteranno dall'altra parte la cosa produce effetti surreali vi racconto quando è la prima volta che ne hanno discusso 1820 si crea un nuovo stato all'ovest il Missouri lì per la prima volta c'è lo scontro vogliamo gli schiavi no non li vogliamo alla fine vincono i sudisti e il Missouri nasce come uno stato che avrà gli schiavi

[00:28:48] ma per dare un compenso al nord viene creato un nuovo stato del nord ritagliando un pezzettino del Massachusetts il Maine che in passato era stata una colonia autonoma poi era diventato parte del Massachusetts ma adesso lo ritagliano dal Massachusetts si inventano un nuovo stato al nord che ovviamente vieta la schiavitù e così avranno anche loro due senatori in più

[00:29:17] a Washington a rappresentare gli interessi degli stati del nord con la guerra era il Messico il problema si era ripresentato è fantastico vedere come già anni prima che scoppi la guerra a Washington sanno benissimo che quella guerra la faranno che la vinceranno che gli Stati Uniti si mangeranno immensi territori nel 1846 due anni prima della guerra a Washington stanno già discutendo

[00:29:46] ci metteremo gli schiavi o non ce li metteremo in questi nuovi territori e nel 1846 il senatore Toombs della Georgia stato del sud il senatore Toombs della Georgia dichiara in senato davanti al dio vivente se con le vostre leggi cercherete di cacciarci dal Texas e dal New Mexico cercherete di cacciarci

[00:30:16] vuol dire vieterete la schiavitù e quindi noi piantatori del sud non potremo espandere le nostre aziende in quelle zone se cercherete di cacciarci dal Texas e dal New Mexico io sono per la secessione 1846 mancano 15 anni alla vera secessione il senatore Toombs della Georgia sarà poi giustamente generale nell'esercito sudista e fuggirà in Europa

[00:30:45] dopo la sconfitta vabbè poi nel dopoguerra tornerà e diventerà rapidamente di nuovo il politico più influente della Georgia ma questa è un'altra storia dunque dunque la conquista del Messico pone questo problema sul tavolo e alla fine si arriva a un compromesso al Texas gli schiavi il New Mexico invece gli schiavi non ci sono la California bisognerà vedere per adesso sospendiamo solo che nel corso

[00:31:15] di questo dibattito viene fuori la grande novità politica che mentre finora i piantatori del sud e i coloni dell'ovest politicamente erano alleati vabbè su questo fatto di avere gli schiavi nei nuovi territori dell'ovest i coloni non sono mica tanto d'accordo perché in realtà appunto c'è fame di terra tutti vogliono questi nuovi territori e i coloni dell'ovest sono piccoli contadini non hanno schiavi non ne hanno bisogno cominciano

[00:31:44] a pensare che perché dobbiamo dar retta ai piantatori del sud e ammettere la schiavitù in questi nuovi territori e poi c'è il fatto che l'ovest nel tumultuoso sviluppo dell'economia americana l'ovest in quegli anni 40 50 dell'ottocento è sempre più legato economicamente al nord pensate alle ferrovie le ferrovie negli Stati Uniti vanno tutte da est a ovest sono come delle cuciture

[00:32:14] che collegano l'est con l'ovest e quindi il nord delle industrie e dei porti col middle west agricolo ormai grazie alle ferrovie il grano la carne del west non vanno più a New Orleans l'unico porto del sud dove si arrivava scendendo il Mississippi sui barconi adesso i prodotti dell'ovest vanno a est vanno a Boston a New York in ferrovia

[00:32:45] poi c'è come dire c'è il fatto che il nord industriale ormai produce macchine produce macchine agricole e le macchine agricole al sud non servono perché il lavoro delle piantagioni di cotone lo fanno a mano gli schiavi e nessuno ha voglia di investire nella meccanizzazione e invece i piccoli contadini indipendenti dell'ovest le nuove trebbiatrici automatiche le comprano e come e nel middle west nascono nuove città che dal nulla diventano metropoli Chicago pensate a Chicago

[00:33:14] che in pochi decenni diventa una metropoli con i suoi macelli con le sue fabbriche di carne in scatola il regno di Al Capone 60 anni dopo si baserà ancora su quello il controllo dei macelli dell'industria della trasformazione e tutto questo fa da volano appunto fra l'ovest agricolo e l'industria e i porti del nord e il sud del cotone e degli schiavi economicamente si sente sempre di più

[00:33:44] una zona isolata dal resto del paese e quindi e quindi capite se uno dice come oggi sempre più si sente discutere si sente dire ma è veramente sì è la schiavitù la guerra civile americana il problema è stata la schiavitù sì è vero certo che sì però bisogna capirsi la schiavitù è stato il motivo per cui gli Stati Uniti si sono spaccati

[00:34:13] e le teste più lucide lo avevano previsto da molto tempo già nel 1832 Tocqueville avete presente grande viaggiatore francese che scrive libri lucidissimi sugli Stati Uniti che ha attraversato da un lato all'altro Tocqueville già 30 anni prima della guerra civile scriveva il più temibile di tutti i mali che minacciano l'avvenire degli Stati Uniti nasce dalla presenza

[00:34:43] dei neri nella loro terra e dunque la schiavitù è il motivo però attenzione perché non dobbiamo tradurre questa cosa in un discorso come dire moralistico o umanitario con i buoni da una parte che vogliono abolire la schiavitù e i cattivi dall'altra che invece ce la vogliono tenere la questione è che si tratta dell'egemonia di un settore o dell'altro perché il nord aveva abolito la schiavitù o intendiamoci fra le elite

[00:35:12] colte del nord come fra quelle europee nel settecento il discorso sul fatto che la schiavitù è una cosa indegna e che bisogna abolirla questi erano discorsi che si facevano naturalmente ma sono discorsi ripeto elitari che non hanno quasi nessuna presa nell'opinione pubblica popolare del nord e dell'ovest il nord ha abolito la schiavitù perché il suo sistema economico si basava sul lavoro di operai di marinai

[00:35:42] i quali non volevano la concorrenza degli schiavi non volevano che i padroni potessero utilizzare schiavi e quindi ovviamente schiacciare la capacità contrattuale degli operai bianchi questa cosa non la dico io l'ha detta per esempio il secondo presidente degli Stati Uniti John Adams nordista John Adams dice siamo all'inizio dell'ottocento il Massachusetts ha abolito la schiavitù

[00:36:11] la vera causa fu il moltiplicarsi dei lavoratori bianchi che non intendevano permettere oltre ai ricchi di rivolgersi a questi concorrenti dalla pelle scura se i proprietari avessero ottenuto per legge il permesso di tenere schiavi la gente del popolo avrebbe ammazzato i neri e forse anche i loro padroni questo è il modo in cui

[00:36:40] il secondo presidente degli Stati Uniti valutava le motivazioni che avevano portato gli stati del nord a abolire la schiavitù e del resto che le motivazioni non fossero umanitarie lo dimostra il fatto che molti stati del nord come New York e anche quasi tutti i nuovi stati dell'ovest avevano leggi che negavano il voto ai neri liberi gli vietavano di andare a scuola vietavano ai neri di far parte delle giurie

[00:37:09] proibivano i matrimoni misti in qualche caso vietavano addirittura la residenza ai neri l'Illinois lo stato di Lincoln aveva una legge che proibiva l'ingresso nello stato a qualunque nero libero che non fosse già residente in altre parole quelli che ci sono non li possiamo buttare fuori ma non ne vogliamo altri e d'altra parte al sud all'inizio dell'ottocento si discuteva

[00:37:38] seriamente di abolire la schiavitù perché lì fra le elite colte effettivamente l'impatto morale di questa cosa e anche la sensazione che fosse da un punto di vista economico un sistema arcaico non veramente redditizio ecco questo fa sì che al sud all'inizio dell'ottocento il dibattito sul fatto che forse era meglio abolirla la schiavitù c'era e in particolare alla fine nei primi anni

[00:38:08] dell'ottocento si decide di abolire non la schiavitù perché sarebbe un passo enorme però di abolire la tratta degli schiavi in altre parole gli schiavi che ci sono ce li teniamo ma è inumano andare ancora a prenderne altri l'abolizione della tratta viene decisa a Washington sotto la presidenza di Jefferson sudista proprietario di schiavi il quale però è assolutamente convinto che la schiavitù prima o poi andrà superata e che quindi intanto è meglio

[00:38:37] evitare che si espanda troppo capite al sud c'è anche chi fa due conti e comincia ad avere paura quanti sono questi neri nel 1860 i neri negli Stati Uniti sono 4 milioni e mezzo di cui 4 milioni di schiavi sono il 14% della popolazione degli Stati Uniti la stessa percentuale di adesso identica ma nel sud sono il 40%

[00:39:07] stanno tutti lì praticamente e allora al tempo della rivoluzione della guerra di indipendenza americana al sud era normale sentir dire che la schiavitù era una cosa arcaica immorale da superare il primo presidente George Washington grande piantatore della Virginia e padrone di 200 schiavi che peraltro libererà per testamento George Washington non si faceva scrupolo di dire la schiavitù a me ripugna

[00:39:39] politici meridionali popolarissimi in quegli anni non avevano nessun problema al sud in quegli anni e badate fine 700 inizio 800 poi la musica cambierà e lo vedremo ma in quegli anni anche i politici più popolari del sud non avevano nessun problema a dire in pubblico che la schiavitù era una pratica abominevole un cancro sul nostro volto e ancora nel 1832 anno fatale che mi accorgo di aver già citato parecchie volte

[00:40:08] l'assemblea della Virginia il parlamento della Virginia il più importante stato del sud discute una mozione per l'abolizione della schiavitù non passa ma per pochi voti non passa soprattutto perché mentre all'inizio tutti quanti possono anche essere d'accordo che prima o poi la schiavitù bisognerà superarla però nel concreto nel concreto cosa facciamo poi gli schiavi l'abbiamo detto sono un capitale gigantesco

[00:40:38] non è che li puoi come dire la proprietà privata è sacra ragazzi siamo in America e non è che tu puoi togliere alla gente una gigantesca proprietà privata senza risarcire i proprietari e con quali soldi e poi soprattutto una volta che hai liberato i neri cosa gli dici di fare il dibattito si arena lì perché in realtà nessuno si immagina che i neri possano continuare a vivere da liberi cittadini negli Stati Uniti

[00:41:07] insieme ai bianchi bisogna mandarli da qualche parte nei primi decenni dell'ottocento quando si discute sull'abolizione della schiavitù al sud nascono anche le società per rimandare in Africa i neri liberi soluzione è quella società umanitarie che raccolgono capitali e lo fanno creano una colonia in Africa comprando un vasto territorio lo chiamano

[00:41:36] Liberia e cominciano a finanziare il trasferimento in Africa di schiavi liberati tutto questo avviene sotto la presidenza di Monroe che è uno dei presidenti sudisti e padroni di schiavi che incoraggia fortemente questo progetto per rimandare in Africa i neri tanto che la capitale della Liberia che dopo qualche anno diventa uno stato indipendente si chiamerà e si chiama tuttora come sapete Monrovia in onore del presidente Monroe proprietario

[00:42:05] di schiavi e fa autore del rimandare in Africa gli schiavi man mano che riusciamo a liberarli in qualche decennio rimandano in Liberia qualcosa come 15.000 neri liberati i quali peraltro in Liberia creano piantagioni e riducono in schiavitù gli indigeni ma questo è un altro discorso il modello di società che hanno in testa è quello ora ora il punto è che

[00:42:35] queste cose che vi sto dicendo valgono per il sud dei primi anni dell'ottocento ma al tempo dell'elezione di Abraham Lincoln non è più vero nel 1860 nessun politico del sud oserebbe più dire la schiavitù va abolita è immorale o così via perché perché è cambiato il clima una causa è economica e devo dire che ci mostra la potenza dell'economia cioè

[00:43:05] la potenza con cui i fattori economici riescono a plasmare la mentalità collettiva l'opinione pubblica perché il fatto che all'inizio dell'ottocento l'economia del sud non era così ricca sia appunto la canna da zucchero il tabacco il cotone ma i profitti erano modesti e molti potevano dire non è un sistema economico che abbia un futuro invece la rivoluzione industriale ha cambiato tutto con la rivoluzione industriale ve l'ho detto prima ma adesso acquista un altro significato

[00:43:34] capite la cosa con la rivoluzione industriale la produzione di cotone per mezzo di schiavi si rivela un modo per fare un sacco di soldi e allora sono sempre meno quelli che dicono no la schiavitù è un sistema arcaico da superare no no le cifre sono cifre la schiavitù produce enormi profitti il risultato fra l'altro è che il valore il prezzo degli schiavi sale vertiginosamente oltretutto ha invietato la tratta

[00:44:03] anche se di nascosto la tratta continua lo stesso navi del nord di boston di new york continuano a fare la spola e a scaricare clandestinamente schiavi importati dall'africa però ufficialmente è abolita e quindi il prezzo degli schiavi sale allo scopo della guerra civile uno schiavo vale tranquillamente mille dollari in un'epoca in cui un bracciante prende

[00:44:33] otto dollari al mese risultato il sistema della schiavitù non ci eravamo sbagliati non era mica così arcaico non era mica così superato proprio per niente è un sistema che garantisce giganteschi profitti e poi c'è un'altra c'è un'altra ragione per cui al sud il discorso aboliamo la schiavitù cessa di risuonare ed è ideologica invece stavolta e anche qui si vede quanto è importante l'ideologia come è capace di accecare

[00:45:03] quando quando si prende troppo sul serio e quando crea spaccature tra due fronti contrapposti perché l'altra grande novità dopo il 1820-30 è la nascita dell'abolizionismo la nascita cioè di un movimento religioso puritano che prende piede al nord e che critica la schiavitù da un punto di vista morale e che con crescente energia reclama

[00:45:32] l'abolizione della schiavitù subito senza tante discussioni senza risarcire nessuno perché la schiavitù è vergognosa e quelli che hanno gli schiavi hanno fatto il patto col diavolo e bruceranno all'inferno e non meritano nessun rispetto e in un paese cristiano la schiavitù deve essere abolita il movimento abolizionista è un grande movimento di opinione che si diffonde nel nord che non penetra mai granché fra le masse

[00:46:02] ma che a livello di elite colte invece a partire dagli anni 30-40 dell'ottocento guadagna grande spazio risultato al sud si spaventano sempre di più sentendo i toni dell'abolizionismo al sud si irrigidiscono per un politico del sud continuare a dire come prima era normale sì in fondo la schiavitù prima o poi bisognerà superarla diventa impossibile non ti rieleggono semplicemente

[00:46:32] uno dei politici che nel 1832 aveva votato in virginia per abolire la schiavitù diventa poi governatore della virginia e però di abolire la schiavitù non ne parla più e quando un amico del nord gli chiede come mai risponde io non ho cambiato idea ma i vostri abolizionisti ne hanno fatto un argomento vietato tra di noi parlare contro

[00:47:01] la schiavitù è la morte politica nel sud ripeto non ti vota più nessuno e dunque capite cosa sta succedendo sta succedendo che gli stati del sud si sentono ormai un settore del paese isolato che ha interessi contrapposti al resto del paese e che i propri interessi li identifica con la schiavitù la schiavitù bisogna difenderla a tutti i costi altrimenti il nostro sistema finirà in minoranza e noi siamo spacciati

[00:47:31] e quindi gli intellettuali del sud smettono di parlare male della schiavitù e cominciano a difenderla il dibattito sulla schiavitù negli anni 30 40 50 assume questa connotazione nuova cominciano a comparire politici ideologi pensatori teologi predicatori protestanti del sud sono in prima linea schiavitù è una roba sacrosanta c'è nella bibbia cominciano a comparire teorici che difendono la schiavitù

[00:48:00] con argomenti affascinanti esempio ma credete che gli operai del nord stiano meglio ma al nord gli operai sono sfruttati in modo ignobile vergognoso si spaccano la schiena per quattro soldi noi i nostri schiavi li trattiamo bene e sono felici citazione da uno dei discorsi di quell'epoca i nostri schiavi sono felici soddisfatti paghi e del tutto incapaci

[00:48:30] vista la loro inferiorità intellettuale di crearci il minimo problema sono una razza inferiore volevate rimandarli in Africa al paganesimo alla superstizione teniamoceli qua godono di tutti i benefici della civiltà e della religione cristiana ovviamente devono essere schiavi ma pensate che potrebbero governarsi da soli ma non fatemi ridere tutti sono d'accordo negli Stati Uniti ben inteso che esistono le razze e che le razze si dividono

[00:49:00] fra razze superiori e razze inferiori razze più evolute e razze più arretrate razze che forse un giorno arriveranno al nostro livello ma per adesso non ci sono ancora arrivate i discorsi che si sentono fare al sud sono questi volete liberarli e poi vedrete l'anarchia cominceranno a far di tutto a rubare ad ammazzare bisognerà sterminarli volete questo sono così felici da schiavi il bello è che questi discorsi

[00:49:30] fanno molta presa al sud anche fra quella maggioranza della popolazione bianca che gli schiavi non li ha perché a possedere schiavi è una grossa minoranza dei bianchi del sud ma la maggioranza non ha schiavi e però però i sostenitori del sistema in realtà riescono a presentarle in modo tale che anche chi non è personalmente interessato perché non possiede schiavi però sente che la schiavitù è un vantaggio per lui

[00:50:00] c'è chi spiega molto seriamente e tra l'altro notate lo sforzo intellettuale che viene dispiegato in questa causa per difendere la schiavitù dice in ogni società ci deve essere gente che fa i lavori più duri più pesanti e in tutte le società è gente pagata male che vive peggio degli altri e da noi, nessun bianco fa dei lavori duri e pesanti e vive male da noi i bianchi sono tutti liberi e tutti uguali questa è la democrazia noi abbiamo

[00:50:30] la democrazia dove i bianchi sono tutti uguali e questo perché appunto abbiamo un'altra razza che fa i lavori sporchi e così si riesce nel capolavoro di convincere i bianchi poveri che la schiavitù è la garanzia del sogno americano della libertà dell'uguaglianza e per i padroni questo vuol dire che il sud è al sicuro da quell'altro incubo che si sta diffondendo nel mondo alla metà dell'ottocento e cioè

[00:50:59] la lotta di classe in Europa sono anni ormai che si parla di operai sfruttati insoddisfatti scioperi minacce di rivoluzione lo spettro del comunismo che nel 1848 Marx e Engels diranno appunto a legge in Europa al sud il problema non esiste i bianchi sono tutti contenti e soddisfatti e a favore del sistema il senatore Tums che ho già citato

[00:51:29] prima descriverà così quattro anni prima dello scoppio della guerra civile la situazione al sud stabilità progresso ordine pace soddisfazione e prosperità regnano all'interno delle nostre frontiere nel nostro territorio sconfinato non abbiamo bisogno neanche di un solo soldato per difendere la società il desiderio di un cambiamento radicale

[00:51:59] non si manifesta da nessuna parte il sud si sente forte e l'ottimismo fa nascere una minoranza estremista che vuole sempre di più abbiamo sconfitto il Messico adesso è ora di conquistare Cuba di allargarci in sud America nuovi territori da aprire alle piantagioni e alla schiavitù nasce addirittura un movimento per riaprire la tratta degli schiavi con l'Africa che Jefferson aveva abolito

[00:52:28] 50 anni prima alla fine degli anni 50 al Parlamento del South Carolina un deputato presenta una mozione per la riapertura della tratta la mozione peraltro era spinta quel deputato si chiamava Maxi Gregg e sarà poi anche lui un generale sudista ucciso alla battaglia di Fredericksburg dunque il sud si sente forte ed è disposto ad andare allo scontro per difendere i suoi interessi si sente forte

[00:52:58] soprattutto perché il cotone sembra una garanzia assoluta l'industria europea ha bisogno del cotone del sud come disse il governatore del South Carolina al Senato degli Stati Uniti voi non oserete far guerra al cotone nessuna potenza sulla terra osa farlo il cotone è re cotton is king questo è lo slogan che i giornali

[00:53:27] e i politici suddisti ribattono a sua volta l'opinione pubblica del nord comincia a spaventarsi ma cosa vogliono questi schiavisti cos'è questa storia ma vogliono davvero comandare loro in tutti gli Stati Uniti vogliono venire a comandare anche a casa nostra per caso questi padroni di schiavi si diffonde nell'opinione pubblica del nord la preoccupazione della cospirazione degli schiavisti del potere schiavista slave power

[00:53:56] lo sappiamo tutti con che forza i giornali impongono nel discorso pubblico certe etichette che poi tutti ripetiamo senza più pensarci il sovranismo il populismo ecco lo slave power una volta che l'hai creato esiste la gente al nord comincia a avere paura i piantatori del nord del sud i piantatori del sud sono un arrogante gruppo di potere che complotta per dominare gli Stati Uniti

[00:54:24] e tutto questo appunto plasma l'opinione pubblica e abitua nordisti e sudisti a considerarsi due nazioni diverse per i sudisti il nord vuol dire disordine immigrazione straniera città fumose miseria operaia puritanesimo ipocrita dominio brutto del denaro per i nordisti il sud è arretratezza

[00:54:54] pigrizia immoralità una palla al piede per il progresso degli Stati Uniti perfino le chiese protestanti si spaccano le chiese i battisti i metodisti che sono i più forti nell'opinione pubblica di massa beh ci sono i battisti del nord e i battisti del sud quelli del nord che reclamano l'abolizione della schiavitù basandosi sulla Bibbia e quelli del sud che dichiarano che la schiavitù è perfettamente giusta basandosi sulla Bibbia

[00:55:25] e al sud man mano che si rendono conto che ormai il conflitto di interessi non può più essere ricucito cominciano a pensare al piano B e cioè se questi qua diventano troppo influenti a Washington e noi ci troviamo in minoranza ce ne andiamo facciamo la secessione tornano attuali quei discorsi che John Callum faceva anni prima e cioè noi non siamo una nazione siamo una libera unione di stati

[00:55:55] questo tema dei diritti degli stati capite politicamente è cruciale al sud il discorso è il South Carolina o la Virginia sono stati sovrani che hanno accettato di entrare in questa unione e se ne possono andare quando vogliono nel 1850 si sta appunto discutendo del nuovo stato di California e se ammettere o no la schiavitù in California

[00:56:24] per la prima volta mancano dieci anni all'elezione di Lincoln per la prima volta nel 1850 si riunisce una convention una convenzione di delegati di tutti gli stati del sud per discutere se la politica di Washington non va nella direzione che vogliamo noi cosa possiamo fare e lì per la prima volta si sente dire da parecchi appunto ce ne andiamo poi in realtà capite tra il momento

[00:56:54] in cui cominci a dirlo e il momento in cui ci pensi sul serio ce ne corre al Senato si discute e si cerca un compromesso il vecchio John Callum che è ancora vivo ma morirà fra pochissimo fa una proposta molto innovativa dice i nostri interessi non saranno mai conciliabili facciamo così facciamo due federazioni una del sud e una del nord collegate e amiche fra loro il Senato si spaventa anche questo

[00:57:23] è troppo si cerca un compromesso al ribasso il compromesso al ribasso è questo in California non ci sarà la schiavitù il sud deve inghiottire questo boccone ma in cambio ottiene una cosa che sembra fondamentale le autorità federali si impegnano a dare la caccia agli schiavi fuggitivi che scappano dal sud e arrivano al nord è un fenomeno diffuso ma non di massa però è un problema che esiste e finora lo schiavo che riusciva

[00:57:53] ad arrivare in uno stato libero spariva adesso il governo federale si impegna a dargli la caccia la polizia federale negli stati del nord caccerà e arresterà gli schiavi fuggitivi questa cosa nell'opinione pubblica del nord fa un pessimo effetto vedere a casa propria che gli schiavisti riescono a mobilitare la polizia federale per dar la caccia ai loro schiavi

[00:58:23] ecco ma allora c'è davvero lo slave power ma allora davvero questi vogliono venire a comandare a casa nostra il movimento abolizionista si diffonde c'è sempre più gente che riflette sull'immoralità della schiavitù e che decide di impegnarsi sul serio per aiutare per aiutare gli schiavi che scappano nascono le organizzazioni clandestine che li aiutano la ferrovia sotterranea si chiama e nel 1851

[00:58:52] esce un libro che diventa subito famoso che si intitola la capanna dello zio Tom ovvero la vita fra gli umili che rappresenta appunto in modo molto oleografico e dicono gli specialisti abbastanza immaginario però appunto la vita degli schiavi nelle piantagioni del sud diventa rapidamente un best seller al nord e dunque anche se l'opinione pubblica del nord

[00:59:21] continua a non avere particolare simpatia per i neri e in generale nessuno vuole i neri come i vicini di casa però però anche al nord comincia a diffondersi appunto l'idea che forse la schiavitù è davvero una cosa sbagliata e questi del sud sono davvero degli immorali se vogliono continuare a tenersi gli schiavi e a metà del decennio 1855-56

[00:59:51] scoppia una nuova tragedia la tragedia del Kansas il Kansas è un nuovo territorio dell'Ovest è a nord della linea Mason-Dixon che separa il nord dal sud e quindi e quindi al nord danno per scontato che nel Kansas la schiavitù non ci sarà il governo condizionato dai politici suddisti invece decide che se ci sarà o no la schiavitù nel Kansas lo decideranno gli abitanti

[01:00:22] risultato sia dal nord sia dal sud cominciano a incitare la gente a emigrare nel Kansas per riuscire ad avere la maggioranza arrivano i coloni dal sud per sostenere la schiavitù arrivano quelli dal nord per sostenere l'abolizione siamo nel west girano tutti con la pistola cominciano le violenze il 21 maggio 1856 una banda di meridionali attacca una cittadina abitata da nordisti

[01:00:51] Lawrence la saccheggia distrugge la tipografia dei giornali locali che erano appunto abolizionisti quattro giorni dopo il 25 maggio i nordisti rispondono con quello che è passato alla storia come il massacro di Potawatomi una banda di abolizionisti si presenta di notte appunto in questa zona del fiume Potawatomi a casa di un colono del sud prelevano

[01:01:21] il padre e due figli li portano nel bosco li ammazzano a colpi di spada poi vanno a casa di un secondo colono lo portano fuori lo ammazzano a coltellate poi vanno alla capanna di un terzo colono ci trovano il padrone e tre ospiti li interrogano per sapere chi sono poi ne prelevano uno lo portano nel bosco e lo ammazzano il capo della banda spiace dirlo è un personaggio che abbiamo tutti sentito nominare si chiama John Brown è il celeberrimo

[01:01:51] leader abolizionista protagonista di una canzone che ai miei tempi conoscevamo tutti già da bambini gli altri della banda sono i suoi figli i suoi amici John Brown il capitano John Brown come si fa chiamare uno che viene dal nord ed è un abolizionista religioso convintissimo convinto che la schiavitù è il male assoluto e che va distrutta e che gli schiavisti vanno annientati e ha fatto giurare

[01:02:20] ai suoi figli di lottare fino alla morte per abolire la schiavitù ed è convinto di poter far insorgere gli schiavi adesso sta operando nel Kansas tra poco lo ritroveremo da un'altra parte saremo ormai veramente alla fine della nostra carrellata un caso come quello del Kansas ovviamente scatena l'opinione pubblica da una parte e dall'altra come potete bene immaginare ognuno vede soltanto le violenze

[01:02:50] degli altri e di conseguenza in tutto il paese si parla del Kansas si insanguinato bleeding Kansas però per quelli del nord vuol dire che gli schiavisti ammazzano e per quelli del sud vuol dire che i maledetti abolizionisti ammazzano i nostri e nel 1857 come vedete ci avviciniamo scoppia un caso giudiziario il caso Dred Scott Dred Scott è un vecchio

[01:03:20] schiavo nero che è stato per molto tempo schiavo di un ufficiale di un medico militare e al seguito del suo padrone ha soggiornato a lungo in vari stati del paese dell'unione fra cui stati dove la schiavitù è vietata dopo la morte del padrone Dred Scott fa causa alla vedova sua padrona sostenendo che lui deve essere considerato libero perché può dimostrare che per parecchi anni ha abitato in stati dove la schiavitù

[01:03:49] è vietata il caso Dred Scott ovviamente è una patata bollente gigantesca nessuno per cui viene rimbalzato da un tribunale all'altro finché non arriva alla Corte Suprema degli Stati Uniti come sapete la Corte Suprema ancora oggi è un organo giudiziario di immenso prestigio e di enorme peso politico la Corte Suprema analizza il caso Dred Scott e poi decide a maggioranza una sentenza esplosiva

[01:04:20] e cioè dichiara primo che Dred Scott è uno schiavo e non essendo un cittadino non ha diritto di rivolgersi alla giustizia federale e di fare causa a nessuno secondo e questo è ancora più importante a noi può sembrare ma invece è ancora più importante è vero che ai vecchi tempi c'erano degli stati dove la schiavitù era stata vietata per legge del Congresso ma secondo la Corte Suprema pensandoci bene il Congresso non ha nessun diritto di vietare

[01:04:49] la schiavitù in uno Stato ogni Stato è sovrano e per quanto riguarda la schiavitù può fare tutto quello che vuole quindi se ai vecchi tempi quando Dred Scott stava nell'Illinois nell'Illinois la schiavitù era vietata non per decisione locale ma per ordine del Congresso quell'ordine era illegale non aveva nessun valore e quindi Dred Scott non ha nessun diritto a essere considerato libero

[01:05:19] voi capite cosa vuol dire questa cosa vuol dire stabilire appunto definitivamente che il governo di Washington non ha il diritto di vietare la schiavitù solo i singoli stati lo possono fare e anche questa sentenza ovviamente è esplosiva e suscita immense discussioni e poi nel 1859 si arriva all'ultimo episodio la sto facendo molto lunga come vedete ma capite anche che riassumere

[01:05:48] una storia come questa in un'ora ma ci stiamo avviando come dire a stringere nel 1859 c'è un ultimo episodio drammatico e il protagonista è di nuovo John Brown John Brown ha lasciato il Kansas e adesso intende fare sul serio scatenare la rivolta degli schiavi nel sud perciò raduna una banda e progetta

[01:06:18] di impadronirsi di un arsenale militare in Virginia Harper's Ferry e distribuire le armi ai neri perciò nell'estate del 1859 John Brown prende in affitto una fattoria vicino a Harper's Ferry e poi un po' per volta fa venire lì i suoi uomini quando si trova ad avere una ventina di uomini armati il 16 ottobre 59 si impadronisce dell'arsenale che è pressoché indifeso e comincia a mandare messaggeri in giro

[01:06:48] negri liberi dico negri perché tala forza di leggere le fonti di quell'epoca diventa quasi impossibile non usare le parole che usavano loro anche se noi ci siamo abituati come dire a fare attenzione alle parole che usiamo e questi neri liberi fanno il giro delle piantagioni cercando di convincere gli schiavi insorgere non si muove nessuno arriva la milizia il presidente Buchanan manda da Washington i Marines al comando di un colonnello che diventerà famoso è il colonnello

[01:07:17] Robert Lee lo stesso che di lì a poco diventerà il comandante dell'esercito sudista i Marines hanno un conflitto a fuoco la maggior parte degli uomini di John Brown vengono uccisi John Brown viene catturato processato condannato a morte viene impiccato il 2 dicembre 1859 e lascia poche righe in cui dichiara io John Brown sono ora del tutto certo che i delitti di questo

[01:07:47] colpevole paese non saranno mai espiati se non con il sangue la morte di John Brown crea un mito quel mito che appunto esiste esiste tuttora nel nord il giorno dell'impiccheggione di John Brown suonano le campane in suo onore sparano salve di cannone in suo onore nasce la canzone e l'anno dopo 1860 ci sono le elezioni e alle elezioni si presenta un nuovo partito

[01:08:17] che vuole sfidare l'egemonia del partito democratico un nuovo partito che prende atto del fatto che non è più detto che il ovest sia alleato con il sud ormai l'ovest ha troppi interessi in comune con il nord perciò si può spezzare questa alleanza il nuovo partito si propone appunto di riunire gli interessi degli industriali del nord e dei coloni dell'ovest e di mettere in minoranza il sud schiavista e il partito si presenta

[01:08:47] come progressista e egualitario e prende il nome di partito repubblicano come vedete è un paradosso il partito repubblicano e il partito democratico esistono ancora oggi e oggi hanno grosso modo posizioni politiche come dire capovolte rispetto a quelle che avevano in quel momento il partito repubblicano si presenta alle elezioni con ottime prospettive perché il sud e l'ovest effettivamente non vanno più d'accordo e quindi il partito democratico si spacca

[01:09:17] va alle elezioni con due candidati contrapposti in più c'è un indipendente e quindi il partito repubblicano diciamo ha tutte le carte in mano per essere sicuri di vincere devono appunto convincere l'ovest e perciò scelgono come candidato un uomo dell'ovest Lincoln un avvocato un politico di lungo corso che ha fatto già esperienza politica nel suo Illinois ma anche a Washington e che però pur essendo un politico

[01:09:46] professionista è uno a cui si può cucire addosso anche l'immagine dell'uomo della frontiera del figlio di un colono cresciuto in una capanna di tronchi l'uomo che vi capisce e che vi rappresenta Lincoln è un candidato moderato il programma repubblicano per la sua candidatura è estremamente moderato per quanto riguarda il problema della schiavitù perché il partito sa benissimo che l'abolizionismo estremo anche se sta guadagnando terreno

[01:10:16] però non è ancora un fenomeno di massa e che tra le masse le idee abolizioniste non sono ancora penetrate tanto per farvi un esempio il Kansas Bleeding Kansas dove si sono ammazzati fra quelli che volevano la schiavitù e quelli che volevano abolirla poi vincono quelli che non vogliono la schiavitù nel Kansas perciò il Kansas sarà uno stato senza schiavi e si dà una costituzione

[01:10:44] in cui si proibisce l'ingresso nel Kansas a qualunque nero compresi quelli liberi perché non volere la schiavitù vuol dire in realtà non vogliamo la concorrenza dei neri e Lincoln Lincoln viene scelto anche perché si spera che non faccia troppa paura al sud perché lui non è mai stato un abolizionista è uno che come dire è consapevole che il problema andrà poi affrontato ma non esita a dichiarare che non sa come fare vi cito da un discorso di Lincoln in Illinois

[01:11:16] anche se avessi tutti i poteri esistenti su questa terra io non saprei cosa fare con la schiavitù il mio primo impulso sarebbe di liberare tutti gli schiavi e rimandarli in Africa però riflettendoci un momento penserei che è una cosa che magari si può fare in prospettiva ma non in tempi brevi e allora cosa fare liberarli e dar loro l'eguaglianza sociale e politica i miei sentimenti personali

[01:11:46] non ammettono questo e la grande massa della popolazione bianca non lo vuole così il politico Lincoln perciò nel suo programma Lincoln dichiara che sulla schiavitù lui non intende mettere becco e che ogni stato è sovrano e può fare quello che vuole per quanto riguarda la schiavitù però al tempo stesso il programma repubblicano chiarisce che i suddisti devono smetterla di parlare di diritti degli stati di secessione

[01:12:16] no il governo federale è superiore ai singoli stati nessuno stato ha il diritto di annullare le leggi federali parlare di secessione è tradimento dal punto di vista economico il programma di Lincoln è quello che vogliono gli industriali del nord grandi investimenti ferrovie verso l'ovest e così via risultato il sud compatto non vuole Lincoln e i politici del sud presentano ai loro elettori Lincoln

[01:12:45] come il diavolo l'abolizionista addirittura come un seguace di John Brown il quale John Brown potete immaginare quanto fosse popolare al sud in quel momento risultato Lincoln a novembre vince le elezioni ma le vince vincendo il nord e l'ovest e in nove stati del sud come vi dicevo non prende neanche un voto se vi chiedete come sia possibile che uno non prenda neanche un voto tenete conto che la democrazia americana

[01:13:15] era all'epoca una cosa meravigliosa il voto era pubblico e in generale uno si doveva scrivere lui la sua scheda elettorale e andare a portarla nessuna tipografia al sud accetta di stampare schede elettorali col nome di Lincoln e dunque si può capire che se uno avesse proprio preteso di votare Lincoln gli facevano probabilmente la pelle i vicini di casa e questo spiega come mai in Alabama Lincoln non prende neanche un voto ma è stato eletto

[01:13:44] sarà lui il prossimo presidente i repubblicani hanno vinto novembre il 20 dicembre il South Carolina proclama l'indipendenza e prima dell'insediamento di Lincoln a marzo altri sei stati del sud escono dall'unione e poi si mettono tutti insieme e formano la confederazione ormai siamo alla fine ma lasciatemi ancora citarvi qualche brano dal discorso inaugurale del presidente Lincoln

[01:14:13] 4 marzo 1861 io non ho nessuna intenzione di interferire con l'istituzione della schiavitù negli stati in cui esiste non credo di avere il diritto legale di farlo e non ho nessuna inclinazione a farlo ma una dissoluzione dell'unione federale che finora è stata solo minacciata adesso è in corso io ritengo che sulla base

[01:14:43] della costituzione l'unione di questi stati è eterna che nessuno stato di sua iniziativa può uscire legalmente dall'unione perciò considero che in base alla costituzione e alla legge l'unione non è stata spezzata e per tutto quello che posso fare farò in modo che le leggi dell'unione siano fedelmente applicate in tutti gli stati l'idea della secessione

[01:15:12] è l'essenza dell'anarchia il potere della maggioranza tenuto sotto controllo da una serie di controlli incrociati costituzionali è l'unico vero sovrano di un popolo libero chiunque rifiuta il governo della maggioranza deve precipitare per forza nell'anarchia o nel dispotismo fisicamente parlando è sempre il discorso di inaugurazione di lincoln fisicamente parlando

[01:15:41] non possiamo separarci non possiamo allontanare le nostre sezioni l'una dall'altra né costruire un muro invalicabile fra di loro non erano ancora i tempi di trump evidentemente quelli un marito e una moglie possono allontanarsi andare a vivere l'uno da una parte l'uno dall'altra dopo il divorzio noi non possiamo e lincoln in realtà in tutto il discorso lincoln si sta rivolgendo esclusivamente a quelli del sud si sta rivolgendo esclusivamente a quelli del sud

[01:16:11] per convincerli a tornare indietro nelle vostre mani miei compatrioti insoddisfatti non nelle mie mani sta la questione drammatica della guerra civile il governo non vi aggredirà non può esserci nessun conflitto senza che siate voi gli aggressori voi non potete aver giurato in cielo di distruggere il governo ma io ho fatto il più solenne giuramento

[01:16:41] di conservare proteggere e difendere il governo e poi finisce così mi dispiace dover chiudere non siamo nemici ma amici non dobbiamo essere nemici come risultato dell'inaugurazione di lincoln gli stati suddisti dichiarano che tutte le proprietà federali sul loro territorio sono confiscate comprese le opere militari le fortificazioni quasi tutto

[01:17:10] viene occupato senza colpo ferire ma nella rada di charleston in south carolina c'è una guarnigione ostinata che non vuole abbandonare il forte che le è stato consegnato il fort samter la guarnigione federale continua a tenere il forte e non lo consegna il 12 aprile le autorità del south carolina fanno aprire il fuoco contro fort samter il giorno dopo la guarnigione si arrende ma intanto lincoln ha già chiesto

[01:17:40] pieni poteri per reclutare un esercito e inizialmente riprendere fort samter poi ovviamente si decide di arruolare 70.000 uomini per tre mesi con l'idea che magari tre mesi tutto sommato potrebbero bastare per reprimere la rivolta e così e così comincia davvero dopo 30 anni che se ne parlava la guerra civile americana quattro anni e un giorno dopo la resa

[01:18:10] di fort samter lincoln verrà assassinato a washington la guerra civile era finita e la schiavitù abolita in tutti gli stati uniti senza riparazioni senza risarcimenti senza più minimamente parlare di alternative se non quella l'unica che a quel punto sembrava praticabile di permettere ai neri di continuare a vivere lì con gli stessi diritti degli altri cittadini un enorme progresso sociale raggiunto

[01:18:39] senza che nessuno ci avesse veramente pensato senza che seriamente nessuno lo volesse fino a poco tempo prima e in mezzo a una popolazione bianca che non era affatto preparata a questo risultato e che in grande maggioranza non voleva la parità né al sud né al nord e le conseguenze si sentono ancora oggi grazie grazie per aver ascoltato

[01:19:09] anche questa puntata del podcast Alessandro Barbero nella descrizione dell'episodio trovate il link al sito del Festival della Mente le altre puntate della serie Le Rigini e le Guerre Civili le trovate pubblicate come episodi 138 e 140 Vi aspetto questo mercoledì per il palco del mercoledì alle 21 sulla community discord facciamo 4 chiacchiere su questa puntata e su altri argomenti che ci vengono in mente la partecipazione è libera e gratuita è sufficiente collegarsi mercoledì sera attorno alle 21 all'indirizzo barberopodcast.it slash community il link è nella descrizione dell'episodio

[01:19:38] la musica è come sempre il Jodhsit Shuffle di Kevin MacLeod in Competech.com pubblicato con licenza e credit comm ccbuy 4.0 ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata del podcast di Alessandro Barbero ciao