#051 E se Napoleone avesse vinto a Waterloo? - Barbero Riserva (Cagliari, 2018)

#051 E se Napoleone avesse vinto a Waterloo? - Barbero Riserva (Cagliari, 2018)

A Musica e Storia 2018 (Fondazione Siotto, Cagliari) il professor Barbero esplora la storia immaginando l'ipotetica vittoria di Napoleone alla Battaglia di Waterloo.

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Illustrazione: Carica della cavalleria del Maresciallo Ney a Waterloo, dal “Panorama de la Bataille de Waterloo” di Louis Dumoulin presso Waterloo. 

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[00:00:08] Buongiorno, buonasera, bentornate e bentornati ad una nuova puntata del podcast di Alessandro Barbero, la storia come non l'avete mai sentita, raccolta indipendente senza scopo di lucro delle lezioni a conferenza del professor Barbero. Questa settimana, in cui cade il 5 maggio, ascoltiamo una puntata Barbero Riserva napoleonica. E se Napoleone avesse vinto a Waterloo? Dal festival Musica e Storia 2018 organizzato dalla Fondazione Siotto di Cagliari. Buon ascolto!

[00:00:33] Che riscaldato! Questa cosa che è una cosa utilissima. Allora, allora, allora, la vittoria di Wellington o la vittoria di Napoleone, che cosa sarebbe successo se? Naturalmente l'abbiamo detto prima, la storia non si fa con i sei, eccetera. Invece si fa, perché effettivamente qualcosa si può imparare e molto ci si diverte, a dire la verità, almeno noi del mestiere. Siamo onesti, è più un divertimento che non quello che si può imparare.

[00:01:18] Però qualcosina si impara, anche si ripassa a chiedersi come si sarebbe sottotolato tutto il film della storia successiva, se a un certo punto ci fosse stato appunto un video imboccato nell'altra direzione.

[00:01:33] Qui io devo cominciare con una cosa deprimente, però agli storici, come dire, tocca spesso dire cose deprimenti. Allora, la verità vera, per quanto possiamo pensare, è che se anche Napoleone avesse vinto quel 18 giugno del 1815 a Waterloo, probabilmente non sarebbe cambiato niente.

[00:01:55] E a questo punto io me ne andrei, la serata sarebbe finita, poi non sarà così, ma probabilmente non sarebbe cambiato niente, vuol dire questo. Erano vent'anni che Napoleone vinceva la battaglia, poi ne aveva perse ultimamente, si è menzionata prima la battaglia di Lipsia, aveva perso ovviamente nel 12 la campagna di Russia.

[00:02:16] Wellington lo stava lavorando ai fianchi, sbarcato in Portogallo tanti anni prima, ormai era arrivato ai confini, era arrivato ai Tirenei, a forza di vittorie contro i francesi. Va bene, e quindi se anche Napoleone avesse vinto a Waterloo, la cosa più probabile, e certamente che il governo inglese avrebbe detto va bene, toccherà tirar fuori un altro milione di sterline anche l'anno prossimo.

[00:02:45] Perché sono anni che foragiamo i prussiani, gli austriaci, i russi, noi però i soldi li abbiamo, truppe non ne abbiamo molte, stavolta ci abbiamo provato a usarli direttamente, in Belgio abbiamo perso, pazienza, tireremo fuori altri soldi, l'anno prossimo i russi faranno quello che noi e i prussiani non siamo riusciti a fare.

[00:03:08] E' molto probabile che la reazione del governo inglese sarebbe stata questa, e molto probabile quindi che Napoleone nell'estate del 16 avrebbe dovuto affrontare gli eserciti che non erano arrivati in tempo per combattere a Waterloo nel 15, e quindi gli austriaci che venivano da un po' più lontano, e soprattutto i russi,

[00:03:29] che stavano arrivando a piedi, attraversando l'Europa a piedi, nella prospettiva prima o poi di arrivare anche loro, come erano già arrivati nell'14. Ecco, quindi insomma alla fine la storia militare si sarebbe arricchita di una campagna in più, ci sarebbe stata la campagna del 16, e nella campagna del 16 molto probabilmente russi, austriaci e i prussiani che delle forze ne avevano risparmiate,

[00:03:55] comunque avrebbero sbaragliato Napoleone, come l'avevano sbaragliato nel 14. Il 14 Napoleone combatte una delle campagne più brillanti della sua vita, sembra tornato a quello dei vecchi tempi, dopo il 12 in Russia, il 13 in Germania, l'Ipsia, il 14 è la campagna di Francia, il nemico è in Francia, ed è enormemente più forte, tuttavia Napoleone vince una battaglia dopo l'altra nel 14,

[00:04:22] però ogni volta vince una battaglia e poi è costretto a arretrare un po' di più verso Parigi, perché altri nemici stanno spuntando da tutte le parti, sarebbe successo lo stesso nel 16. Ecco, vi ringrazio di aver abbassato meglio proprio di un pochino di luce per decifrare i miei appunti, altrimenti dovrò andare troppo a braccio. E allora, questa è la parte deprimente, non sarebbe cambiato quasi niente, però, insomma, bisogna avere un cuore di pietra per accontentarsi di questo.

[00:04:52] Diciamo che invece diamo una spintarella in più e facciamo cambiare davvero le cose. Diciamo che il governo inglese invece stavolta effettivamente non ne può più, che il governo inglese decide che no, basta, basta spendere soldi per questa cosa. Il governo, l'opinione pubblica, è possibile?

[00:05:17] Sì, tecnicamente è possibile, perché in Itilterra c'è, non la democrazia, che è una brutta parola all'epoca per tutti, ma c'è un regime parlamentare. E mentre i conservatori al potere da tanto tempo, ostinatamente hanno fatto di tutto per annientare la rivoluzione francese e la sua eredità, e beh, dall'altra c'è un partito liberale che invece sempre sarebbe stato disposto a una mediazione.

[00:05:47] Supponiamo che la vittoria di Napoleone su Wellington, la distruzione dell'esercito inglese, la cattura o la morte del duca di Wellington o nella battaglia di Waterloo. Cosa preferite? Chieriamo una moneta. E tolto di mezzo anche uno degli uomini che in Inghilterra più premevano per continuare con un leader conservatore, un feroce conservatore che poi per tutta la vita in seguito sarà ai vertici della vita politica inglese,

[00:06:17] primo ministro a lungo, conducendo una politica estremamente reazionaria, non so come se è patrice, sparando sugli operai in sciopero e così via. Ecco, tolto di mezzo lui, magari, magari può darsi che il governo inglese cambia idea. Va bene, soldi non ce ne sono più. Lo zar di Russia e l'imperatore Naustra probabilmente non cambiano idea. Ci proviamo ancora anche senza i soldi inglesi. Per una volta ci proviamo.

[00:06:47] Perché, insomma, ci siamo andati così vicini. Cioè, fra l'altro io mi accorgo che dopo è scontato che tutti abbiamo presente sul punto della lingua perché è stata combattuta la battaglia di Waterloo in quel momento preciso. Torniamo indietro un attimo. I fatti li sappiamo. Napoleone l'ha vinta la battaglia di Waterloo. Però torniamo indietro un attimo per ricordarci come mai è stata combattuta. Napoleone, appunto, nel 14 era stato sconfitto. I prussiani, i russi entrano a Parigi.

[00:07:15] Napoleone si dimette, abdica. Lo costringono i suoi marescialli. La Francia è invasa, la Repubblica non vuole continuare la guerra. Napoleone, nel 14, spera che nonostante tutto lui veramente si sente ritornato il giovane della campagna d'Italia. Il fulmine di guerra di una volta. Vorrebbe continuare. Ha un incontro drammatico con i suoi marescialli in cui i marescialli gli dicono no, si ne dovete applicare. E Napoleone dice no, l'esercito mi seguirà. E i marescialli gli dicono

[00:07:45] no, si, l'esercito mi dirà ai suoi marescialli, ai suoi generali. E Napoleone abdica. E siccome abdicato, quando ha ancora un esercito e un potenziale notevole, ottiene ottime condizioni. L'isola d'Elba. Certo, ottime condizioni per chiunque. Diventare imperatore dell'isola d'Elba non è il peggiore dei destini. Però, ovviamente, a lui l'isola d'Elba sta stretta. E quindi, dopo pochi mesi, all'isola d'Elba scappa e torna in Francia.

[00:08:17] A noi sembra ovvio, sappiamo tutti, c'è stata l'Elba, poi la fuga dall'Elba, lo sbarco, Antib, poi la marcia su Parigi, cento giorni, 1815. A noi sembra ovvio, perché è successo. A loro, quando succede, sembra una cosa assolutamente incomprensibile e inconcepibile. Per loro era proprio finita. Napoleone all'Elba è, lo possiamo dimenticare, sta lì e non si pensiamo più a Napoleone. Si era riunito il congresso di Vienna e il congresso di Vienna stava allegramente

[00:08:46] fra balli e banchetti risistemando la carta d'Europa. Partecipavano anche i francesi perché essendo tornato il re Borbone in Francia e ufficialmente tutte quelle guerre si erano fatte anche per riportare i Borboni sul trono, non solo per impedire alla Francia di diventare la più grande potenza del mondo e la verità è quella, però ufficialmente era per far tornare i Borboni quindi i Borboni tornati anche loro sono al congresso di Vienna. Si discute fra amici

[00:09:15] tutte le potenze d'amore e d'accordo e poi al congresso di Vienna arriva la notizia di colpo che quell'altro è scappato dall'isola della terra. Quando arriva questa notizia il congresso di Vienna si mette a ridere credono che sia una barzelletta. Una cosa che stiamo facendo noi adesso, no? Ecco, immaginate se scappasse dall'isola della terra e tutti a ridere. Poi invece scoprono che è vero. È scappato, è sbarcato in Francia e progressivamente sta marciando su Parigi e le sue forze

[00:09:45] si accrescono continuamente. Il Borboni da Parigi, Luigi XVIII, gli manda contro reggimenti comandati dai suoi vecchi marescialli e via questi reggimenti quando vedono l'imperatore gli vengono la cremuccia agli occhi e si mettono tutti ad acclamarlo e si aggiungono alle sue forze. A Parigi viene affisso un manifesto satirico che dice l'imperatore Napoleone al suo buon fratello il re Luigi. Mio caro fratello, non mandatele più altre truppe, ne ho già abbastanza.

[00:10:16] Napoleone entra quindi a Parigi. L'altra vecchia barzelletta è naturalmente i titoli dei giornali francesi via via che Napoleone si avvicina a Parigi e cioè l'orco corso è sbarcato in Provenza, l'usurpatore è entrato a Grenon, Bonaparte è arrivato a Lione, Napoleone è a Versailles, sua maestà l'imperatore Napoleone è entrato a Parigi acclamato dal suo buon popolo e dopo di che

[00:10:46] le altre potenze non ci stanno. Napoleone manda delle lettere a tutti i governi d'Europa dicendo io non voglio niente, mi vanno bene i confini fissati al progresso di Vienna, non fanno più guerra a nessuno, non ci crede nessuno. Il governo d'Inghilterra non vuole neanche leggere la lettera, anzi il principe regente in quel momento c'è la regenza perché la Giorgio è tazzito, il principe regente non vuole neanche aprire la lettera, il governo lo costruisce a rimandarle indietro ancora nella busta. Perciò

[00:11:15] le potenze si alleano contro Napoleone, gli inglesi mettono i soldi come al solito e stavolta hanno un piccolo esercito, i brussiani un esercito più grosso, gli austriaci e i russi ne manderanno uno anche loro. Napoleone sa perfettamente che non ce la farà mai contro tutta questa gente, di conseguenza prima che siano arrivati i russi, prima che siano arrivati gli austriaci, chi c'è già? Gli inglesi e i brussiani dove sono?

[00:11:45] In Belgio aspettano gli altri per invadere la Francia, li attacchiamo noi e Napoleone li attacca e li sconfigge il primo giorno, sconfigge i brussiani a Ligny il 16 giugno è la sua ultima vittoria e poi due giorni dopo a Waterloo cosa dico la sua ultima vittoria? Oltre l'ultima perché anzi neanche la terza ultima perché a Waterloo vince come se ne chiamo. Il 18 giugno 1815 a Waterloo Napoleone sparaglia gli inglesi e i brussiani. Il governo inglese

[00:12:14] cade e salgono ai poteri liberali il paese è stacco stufo di pagare non tiriamo più fuori un soldo lasciavo Napoleone sul trono basta l'Inghilterra si occuperà delle sue colonie e quindi il nuovo ministero liberale si desinteressa della faccenda rimangono appunto lo zara Alessandro che è un fanatico religioso convinto che Dio lo ha messo lì per riportare la pace in Europa e eliminare

[00:12:44] gli intierandoli usurpatore Napoleone quindi la guerra continua ma anche Napoleone è pronto a continuarla il 18 giugno e presto c'è ancora tutta l'estate davanti nel corso dell'estate del 15 Napoleone si rivolge contro il nemico che è rimasto più vicino agli austriaci per l'ennesima volta nella sua carriera attacca gli austriaci invade l'Austria li sconfigge un'altra volta come li ha sconfitti ad Austerlitz come li ha sconfitti a Wagram entra a Vienna

[00:13:13] per la terza volta in vita sua da vincitore detta le condizioni della pace all'imperatore d'Austria che peraltro è il suo suocero e il papà di Maria Luisa e quindi come sempre si trova in quella situazione che è sempre imbarazzante però quando le cose fanno male c'è sempre modo di metterci una pezza perché fino a ieri ero il tuo nemico adesso però ricordati che sono il tuo suocero e quindi un accordo si trova rimangono i russi che stanno marciando per arrivare

[00:13:43] anche loro a menare le mani ci mettono molto tempo i russi arrivano soltanto nel 16 e nell'estate del 16 si combatte un'ennesima campagna napoleonica Napoleone contro il grande esercito che i russi gli hanno mandato contro si combatte in Europa centrale fra la Germania e la Svizzera come altre volte si combatte in Svizzera anche quando i russi nel 1799 erano venuti a liberare l'Europa dai tiranni francesi con suo orf

[00:14:12] si combatte tra Germania e Svizzera naturalmente però non c'è partita Napoleone è davvero di nuovo quello di una volta sconfigge anche i russi sono così lontani dai loro basi una conseguenza imprevista di questa campagna del 1816 fra Germania e Svizzera non ci sono turisti inglesi in Svizzera quell'anno e quindi non succede una cosa che invece molti di voi si ricorderanno

[00:14:41] che è successa in quell'estate del 1816 l'estate del 1816 è una stranissima estate anche questo dobbiamo dirlo il 1816 è un anno incredibile non per la vittoria di Napoleone sui russi ma perché quello è l'anno senza estate è il famoso anno senza estate che provoca una carestia spaventosa è l'ultima volta che c'è gente che muore di fame in Europa letteralmente è l'anno in cui in Liguria ci sono morti di fame e altri che si imbarcano per l'America è l'inizio

[00:15:11] dell'emigrazione verso l'America l'estate del 1816 non c'è perché c'è stata l'eruzione di un grande vulcano da qualche parte in Asia e questa eruzione è stata così spaventosa che la massa di lapilli che ha occupato il cielo ha come dire spento il sole il sole quell'estate è debole dappertutto in Europa in Nord America tutti si accorgono che fa freddo fa un freddo

[00:15:40] assolutamente mai visto per quella stagione un diario di una donna di Massachusetts che scrive a giugno la stagione sta andando all'indietro stiamo andando verso l'inverno ogni giorno non fa più freddo e questo è vero non lo sto inventando io che adesso è successo davvero quell'anno i raccolti sono catastrofici dappertutto quell'anno se volessimo fare l'ipotesi assurda che Napoleone non avesse vinto a Materlo e che l'Europa fosse aperta ai turisti inglesi succederebbe magari che un gruppetto

[00:16:10] di intellettuali inglesi uomini e donne in vacanza in Svizzera scoprono che siccome piove sempre e anzi nevica a luglio in Svizzera nel 1816 bisogna stare chiusi in casa stanno chiusi in casa sono intellettuali scrittori c'è Lord Byron c'è Mary Shelley e per passare il tempo in quell'estate tremenda decidono dato che sono tutti di cattivo umore è molto sinistra la situazione nevica a luglio con quello che è costata la casa in Svizzera

[00:16:40] oltretutto e dunque per passare il tempo decidono di scrivere racconti di fantasmi racconti dell'orrore c'è il dottor Polidori che scrive la famosa storia di vampiri e Mary Shelley si inventa la storia di uno scienziato pazzo che con pezzi di cadaveri dà vita a un mostro il dottor Frankenstein ecco la vittoria di Napoleone a Waterloo implicherebbe fra l'altro che nessuno avrebbe mai scritto la storia del dottor Frankenstein quella cosa lì non ce l'abbiamo

[00:17:09] perché nel 1816 i turisti inglesi non vengono in Svizzera in Svizzera si combatte bene Napoleone vince sconfigge anche gli austrieci adesso adesso è finita davvero perché perché anche lo Stato di Russia e l'imperatore d'Austria non ne possono più fine le guerre napoleoniche per il momento sono finite cosa c'è di diverso in Europa e accidenti se ci sono delle differenze apparentemente non visibili sulla carta geografica perché è bastato

[00:17:38] il 14 14 per far tornare in Savoia in Piemonte in Sardegna per far tornare i Borboni a Napoli li mettiamoci a Italia per non complicarci troppo la vita quindi ci sono in realtà queste monarchie però non c'è la Santa Alleanza non c'è un'Europa dominata dall'alleanza delle grandi potenze che hanno sconfitto Napoleone la Russia l'Austria la Prussia e che impongono in Europa una visione conservatrice ferrea per cui

[00:18:08] non si parla più di liberalismo di costituzione di elezioni di partiti di libera stampa non se ne parla più quella è la legge dettata dalle potenze vincitrici e le piccole monarchie si adeguano per cui che siamo nel venno di Sardegna o che siamo nel venno di Napoli ritorna la monarchia assoluta e invece nel nostro caso no non ci sono le potenze vincitrici c'è una serie di potenze sconfitte che si regano le ferite

[00:18:37] e c'è Napoleone al potere in Francia e quindi il clima in Italia è molto diverso i liberali vanno in giro a testa alta non c'è bisogno di fare conventicole segrete nascoste di carbonari perché in realtà le idee liberali che sono quelle che la Francia di Napoleone continua a sostenere e beh sono idee altrettanto forti quanto quelle conservatrici certo le monarchie i re vittorio d'Emanuele figuriamoci oppure

[00:19:07] il borbone di Napoli Ferdinale quelli loro non vorrebbero ma non sono così forti senza una santa alleanza alle spalle non sono così forti e subito ci sono i segnali che i popoli europei non accetteranno una cancellazione degli ideali liberali il primo segnale forte è in Spagna in Spagna scoppia un'insorrezione una rivoluzione anzi il governo rivoluzionario adotta una

[00:19:37] costituzione la costituzione spagnola se ne parla in tutta Europa come sarebbero andate le cose se Napoleone avesse perso a Vaterno e a quest'ora fosse a Sant'Evna sarebbe successo che le potenze europee sarebbero intervenute la Francia dei Borboni sarebbe intervenuta in Spagna e avrebbe soffocato la rivoluzione liberale e la costituzione spagnola sarebbe stata cancellata ma invece noi sappiamo come è andata davvero Napoleone ha il potere in Francia e il governo francese sostiene

[00:20:07] i rivoluzionari liberali in Spagna che quindi vincono la guerra civile la Francia diventa una monarchia costituzionale liberale a questo punto la costituzione spagnola piace a tutti anche se Napoleone avesse perso la costituzione spagnola sarebbe nell'aria e ci sono in Piemonte a Napoli gruppetti di giovani ufficiali che si ricordano di Napoleone che hanno combattuto con lui loro i loro padri dieci anni fino a quindici anni

[00:20:37] prima e che hanno si riporta indietro dei valori liberali ci sono questi gruppetti di giovani ufficiali con Napoleone che ha perso e che è stato mandato a Sant'Elena questi giovani ufficiali nel 20 nel 21 cercano di fare la rivoluzione e vengono repressi la mia generazione dello studiare la scuola il titolo di un capitolo i moti del 20 e del 21 avete presente ecco i tenenti Morelli e Silvati a Napoli ecco i moti del 20 e del 21

[00:21:06] sono questi gruppetti ufficiali illuminati liberali che credono di poter fare la rivoluzione nell'Europa della Santa Alleanza e vengono stroncati condannati a morte e così via ma nella realtà con Napoleone al potere in Francia non va così i moti dei giovani ufficiali hanno un sostegno forte di opinione pubblica una poccia dall'estero hanno successo sia a Torino sia a Napoli i re controvoglia tanto i Savoia

[00:21:36] quanto i Borboni sono costretti a concedere come si chiedeva allora la Costituzione spagnola un regime liberale dall'altra parte delle Alpi Napoleone guarda con benevolenza quello che sta succedendo mentre l'imperatore d'Austria ovviamente si sente i brividi nella schiena l'imperatore d'Austria col congresso di Vienna è tornato in possesso del Lombardo Veneto e però

[00:22:05] adesso si trova a gestire il Lombardo Veneto in un'Italia dove le altre due monarchie Savoia e Napoli sono monarchie liberali costituzionali è il 1821 nel 1821 in questa situazione succede una cosa che a questo punto dobbiamo giudicare inevitabile le 5 giornate di Milano nel 1821 Milano insorge contro gli occupanti austriaci e

[00:22:35] i regni italiani il regno di Sardegna il regno di Napoli intervengono immediatamente a sostegno dei rivoluzionari ma non solo loro Napoleone è ancora vivo Napoleone lo sappiamo se avesse perso a Waterloo sarebbe morto proprio nel 1821 a Sant'Ele Nara si rodeva molto il fegato anche senza supporre come all'epoca qualcuno ha supposto che gli inglesi gli mettessero qualcosa nella minestra

[00:23:06] che non si sa ma sembrerebbe di noi in linea di massima però comunque il fatto di essere lì il prigioniero con la sua gloria dietro le spalle certamente gli ha accorciato la vita Napoleone muore a 52 anni figuratevi nel 1821 ma nella realtà che noi stiamo raccontando Napoleone è sul trono a Parigi fresco come una rosa sta benissimo e dato che scoppia la guerra in Italia decide di intervenire a sostegno

[00:23:35] delle forze liberali contro gli austriaci 1821 1822 si combatte la prima guerra di indipendenza Napoleone scende in Italia alla testa del suo esercito è quella che passa alla storia come la seconda campagna d'Italia Napoleone sbaraglia gli austriaci volendo potremmo supporre che li sbaragli in tre grandi battaglie all'alticino alla trebbia e al frasimeno ma questo non è strettamente

[00:24:04] indispensabile quello che è certo è che li sconfigge li sconfigge e poi entra vittorioso a Milano un giovane letterato milanese scrive un ode per celebrare il giorno in cui Napoleone è entrato vittorioso a Milano il 5 maggio il giovane letterato si chiama naturalmente Alessandro Manzoni e a questo punto a questo punto si riorganizza l'Italia

[00:24:34] non si riesce ancora a fare un'Italia unita si fa una federazione però c'è il regno di Napoli con i Borboni c'è il regno di Sardegna con i Savoia il Lombardo Veneto ridivenda come ai vecchi tempi di Napoleone una monarchia a sé stante un regno del nord lo chiamano il regno di Lombardia stavolta con capitale a Milano Milano finalmente per una volta nella storia capitale di qualcosa ed è un'aspirazione dei milanesi

[00:25:03] e bisogna trovare un re naturalmente per Milano lo troviamo c'è Gioacchino Miurà il quale dato che le cose ecco se Napoleone avesse perso avanti lo povero Miurà sai cosa vi sarebbe successo magari si sarebbe messo in testa di sbarcare da solo in Calabria per riprendersi il regno e i Borboni lo avrebbero preso e fucilato a pizzocalabro per esempio ma invece Napoleone ha vinto quindi Miurà non ha fatto niente del genere è rimasto a corte di Napoleone a Varigi in attesa

[00:25:32] che il cognato gli trovi una sistemazione adesso la sistemazione c'è Gioacchino Miurà re di Lombardia e capo della federazione italiana insieme con i Savoia i Borboni e anche il Papa che a questo punto ha capito che non ci sono molte alternative bene abbiamo quindi la federazione italiana un'Italia liberale in un'Europa che è tutta abbastanza governata dai liberali

[00:26:02] naturalmente gli uomini migliori d'Italia a questo punto sono impegnati gli intellettuali italiani non vivono più in un paese presso dove non si può fare politica e dove l'unico modo per fare politica è scrivere storie in cui magari in modo un po' nascosto si critica la dominazione straniera con riferimento magari a un lontano passato a due secoli prima ma ecco niente del genere l'Italia è liberale c'è da fare per tutti il conte Mazzoni ha importantissimi incarichi di governo

[00:26:32] nella Milano di Cioacchino Miorà non ha tempo per le sciocchezze aveva pensato di scrivere un romanzetto una volta era un'idea che ci aveva in testa da un po' gliel'ha venuto anche in mente un titolo fermo e lucinata del genere ma poi non ha tempo non lo fa qui si aprirebbe la storia quale sarà il grande romanzo italiano che nelle scuole italiane aveva fatto leggere tutti questo non lo sappiamo c'è un limite alla nostra visione ecco nel passato immaginario

[00:27:02] dopodiché le cose non si fermano però qui le cose non si fermano qui perché Napoleone comunque non è immortale muore prima o poi muore anche lui Napoleone a un certo punto muore pacificamente a Parigi nel suo letto e gli subentra il re di Roma Napoleone secondo il re di Roma in una storia immaginaria in cui Napoleone

[00:27:32] è finito a Sant'Elena anche il re di Roma che viene allevato a Vienna come principino austriaco non dura lungo muore nel 1832 nella realtà che stiamo raccontando chi lo sa magari Napoleone II durerebbe un po' di più però non so non doveva essere in ottima salute non dura comunque tantissimo a un certo punto muore stanno negli anni 30 e si apre una crisi di successione in Francia perché ci sono ancora i re di Roma Napoleone II non ha avuto figli ma ci sono ancora tre fratelli

[00:28:02] di Napoleone Prismo che sono vivi i tre fratelli di Napoleone Prismo ancora vivi Giuseppe Luciano Gerolamo e beh tutti e tre avrebbero voglia di prendere il potere ognuno ha il suo partito la Francia è un paese come dire di fermenti continui e alla fine scopre una specie di guerra civile tra i tre fratelli di Napoleone perché è impossibile mettersi d'accordo su quale dei tre dovrà governare il paese la Francia per un po' di tempo

[00:28:31] è paralizzata e a questo punto l'Austria decide che è ora di riprovarci con la Francia fuori combattimento per un po' gli austriaci che non hanno mai digerito la perdita del Lombardo Veneto la perdita di Milano di Venezia gli austriaci decidono che è il momento di vedere se gli italiani saranno davvero capaci di tenere duro da soli come dichiara Gioacchino Miorà tutti i giorni perché Gioacchino Miorà è uno che le spara grosse e va in giro a cavallo piumato

[00:29:01] alla testa dell'esercito confederato italiano e dichiara che gli italiani non hanno paura di nessuno gli austriaci decidono di provarci e purtroppo purtroppo ci riescono purtroppo l'esercito italiano viene sconfitto a custozza perché era una vecchia abitudine no veramente no non è mai successo ma insomma nel 1841 l'esercito italiano viene sconfitto a custozza gli austriaci riprendono il controllo del Lombardo Veneto

[00:29:30] e costringono anche all'esilio non solo Gioacchino Miorà ma i Savoia i Borboni rimangono ma sono costretti almeno in apparenza ad erire all'alleanza austriaca a togliere la Costituzione insomma sembra che le cose si mettano a valuccio nell'Italia nel 1848 abbiamo monarchie reazionarie e gli austriaci nel Lombardo Veneto se vi sembra di averla già sentita ecco

[00:29:59] purtroppo è così però però non bisogna mai disperare intanto i fratelli di Napoleone stanno morendo è morto Luciano nel 1840 è morto Giuseppe nel 48 rimane solo Geronamo Geronamo Geronamo è imperatore dei francesi ora Geronamo Bonaparte non so se voi l'avete presente ai tempi del fratellone era stato re di Westfalia pare che fosse il più stupido di tutti i fratelli Bonaparte

[00:30:30] non ha mai fatto altri che disastri per quanto si sa anche in Francia imperatore prende il nome no rimane prende il nome di Geronamo gli aveva detto chiamati Napoleone III che è meglio lui vuole rimanere Geronamo I l'imperatore Geronamo I fa solo disastri l'opinione pubblica francese che è molto volatile a quell'epoca come sapete non ne può più si disamora nel 1848 scoppia la rivoluzione a Parigi cade la monarchia e si proclama la repubblica

[00:30:59] il figlio di Luciano Bonaparte che si chiama Carlo Napoleone e che è un abile politicante molto capace di tenersi buono l'opinione pubblica l'avrete visto in qualche fotografia o in qualche ritratto è uno col pizzetto i baffi è un bravissimo politicante tanto che essendo il principe Carlo Napoleone di buona parte riesce a diventare a farsi eleggere il presidente della repubblica qui voi vi chiederete lo stiamo raccontando la storia della prima serie con Napoleone che ha vinto o con quello con Napoleone

[00:31:29] che ha perso perché guardate che in realtà le due storie si sono ringrociate quello che vi sto raccontando è successo davvero anche se sembra più romanzesco di qualunque realtà storica il principe Napoleone si fa eleggere il presidente della repubblica e poi nel 1851 fa il colpo di stato diventa presidente a vita e poi dato che mi piace accedere ai tempi nel 1852 con un plebiscito diventa Napoleone III a questo punto Napoleone III

[00:31:58] è al potere in Francia e in Italia con i Savoia in esilio l'Austria che si è impadronita di tutta l'Italia settentrionale il re di Napoli a sud il re di Napoli il re Borbone ha aderito apparentemente un'alleanza austriaca costretto ma in realtà nel regno di Napoli sono ancora fortissimi i fermenti liberali e il re di Napoli da tempo pensa di mettersi alla testa di un movimento che possa un giorno buttare fuori gli stranieri dall'Italia

[00:32:27] e unificare l'Italia l'occasione viene nel 1854 quando scoppia la guerra di Crimea nessuno sa cosa sia la guerra di Crimea nessuno interessa ma è una grande guerra che coinvolge tutte le potenze il re di Napoli ha un'intuizione geniale se mandiamo un po' di truppe napoletane in Crimea potremmo sederci alle trattative di pace dalla parte dei vincitori e succede proprio così 1855 finisce la guerra di Crimea vincono

[00:32:57] la Francia l'Inghilterra la Turchia e il regno di Napoli loro alleato si aprono i colloqui di pace a Parigi il ministro Don Liborio Romano mandato dal re di Napoli a Parigi con la sua straordinaria capacità per l'intrigo riesce a convincere l'imperatore Napoleone III e l'Inghilterra che l'Italia deve essere liberata dal gioco austriaco perciò dopo una serie di esitazioni di Napoleone III

[00:33:26] che ci voleva ripensare però la milità appunto di Don Liborio Romano è tale che è considerato da tutti il più fine politico l'Europa in quel momento in quelle anni 50 dell'Ottocento la milità di Don Liborio Romano è tale che riesce a incastrare Napoli in un trattato e poi a fare in modo che l'Austria dichiari guerra al regno di Napoli e a questo punto L'Apostre è costretto a intervenire e in 1859 si combatte quella che gli storici chiameranno la seconda guerra di indipendenza so che sono cose che non mi sono familiari

[00:33:56] perché stiamo inventando una storia totalmente immaginaria ma nel 1859 secondo questa storia immaginaria si combatte in Italia la seconda guerra l'indipendenza e le truppe napoletane e francesi alleate vincolo l'Italia viene unificata con capitale a Napoli poi la capitale sarà trasferita a Firenze nel 1864 perché Napoleone III vuole la garanzia che a Roma abbiamo rinunciato e quindi per dimostrarci

[00:34:25] che avete rinunciato a Roma voi trasferite la capitale in un altro posto non è una cosa che si fa così facilmente trasferire la capitale quindi se andate a Firenze saremo sicuri che Roma la lasciate stare questa è un'altra storia la capitale viene sottratta a Napoli portata a Firenze a Napoli ci sono manifestazioni di piazza l'esercito spara centinaia di morti però bene o male l'Italia è comunque unita e per molto tempo si celebra nelle scuole italiane e nelle manifestazioni pubbliche il ricordo delle grandi imprese

[00:34:56] del re Ferdinando e del suo grande ministro Liborio Romano che hanno fatto l'unità d'Italia in tutte le città italiane ci sono piazza Liborio Romano via Ferdinando e così via solo più tardi solo più recente alla fine del novecento nascerà in Italia un movimento revisionista che comincerà a parlare di conquista napoletana dell'Italia nasceranno le leggende sulle atrocità dei napoletani ai danni

[00:35:25] delle popolazioni del nord si esalterà la malamita settentrionale come un brigandaggio di partigiani che volevano combattere contro l'oppressione napoletana ma è una cosa su cui interrogarsi in Italia dai moti

[00:35:54] del 20-21 i governi sono diventati liberali si poteva liberamente discutere votare c'erano i partiti la libera stampa mentre invece non c'era spazio per movimenti clandestini estremisti i quali prosperano quando ovviamente regna una cappa di soffocamento e di terrore non ci sono quindi gruppi società segrete carbonari

[00:36:24] e cose del genere ci sono i partiti ci sono uomini ci sono personaggi che fanno una breve carriera politica e poi speriscono per esempio un certo Mazzini il quale chi lo conosce bene dice sarebbe stato bravissimo a gestire una rete di terroristi clandestini ma invece quando si è buttato in politica ed è andato alle elezioni intorno a 1825 30 non ha preso un voto sostanzialmente per quello che si sa di lui

[00:36:53] è finito poi a fare il chiterrista fondamentalmente questo Mazzini e poi c'è anche un altro personaggio di cui dobbiamo decidere cosa gli è successo c'era quel marinaio a Ligure il quale in una storia immaginaria in cui Napoleone avesse perso a Waterloo ebbè questo marinaio Ligure anima generosa naturalizza si sarebbe lasciato coinvolgere in queste società segrete immaginate questo mondo impensabile in cui ci servono delle società segrete che organizzano

[00:37:23] attentati mettono bombe fra l'altro ecco questo marinaio questo ben guandenato l'hanno battezzato sotto dominio francese l'hanno battezzato Joseph Garibaldi ma poi di fatto lui in Italia è più conosciuto tra gli amici e tra i pochi che lo conoscono un personaggio qualunque un ignoto della storia questo marinaio Giuseppe Garibaldi se ci fossero stati le società segrete sicuramente sarebbe riuscito a farsi coinvolgere a beccarsi una bella condanna a morte in contumacia avrebbe dovuto scappare in Sud America magari

[00:37:53] ecco e invece e invece quindi noi dobbiamo decidere appunto una possibilità naturalmente è che Giuseppe Garibaldi si è un importante capitano di lungo corso famoso per aver inventato un nuovo tipo di timone per i vapori intorno a 1850 ecco un piccolo personaggio nella storia del grande progresso tecnico dell'Ottocento però in realtà tanti italiani andavano in Sud America in cerca di fortuna non c'era mica bisogno di essere ricercati dalla polizia

[00:38:23] ci andavano in tanti lo stesso e allora magari Garibaldi chi lo sa magari ci va davvero in Sud America senza nessun nesso con la repressione a casa che non c'è ma in Sud America in cerca di fortuna fa mille lavori e capita che naturalmente viene coinvolto nella politica locale perché è un entusiasta questo Garibaldi e lui ha una cosa che lo anima in realtà è affascinato dal fatto che i valori liberali hanno trionfato

[00:38:52] in patria e ha voglia di portare queste cose anche nel nuovo continente ha questa spinta che gli dice non possiamo accontentarci noi di vivere in Italia in un paese liberale pacifico no dobbiamo portarlo anche fuori questa cosa lui è uno di quelli che pensano che anche democrazia non sia una brutta parola gli piacerebbe portare fuori anche la democrazia potendo però sa che lì bisogna andarci piano perché le elite in tutto il mondo diffidano ancora molto però dovunque si combatta non per la democrazia che è troppo

[00:39:22] ma per la libertà beh Garibaldi c'è dentro e in Sud America è pieno di queste lotte per la libertà ci sono piccole repubbliche che si dichiarano indipendenti in Brasile e Garibaldi è lì pronto c'è il piccolo Uruguai in guerra contro la grande argentina oltretutto governata da dittatori cattivissimi e polizie di torturatori è tutto vero questo e Garibaldi si schiera con Uruguai e avrà un ruolo importante nell'indipendenza dell'Uruguai tanto che se voi andate oggi

[00:39:51] a Montevideo capitale dell'Uruguai nel vecchio porto c'è tuttora la statua di Don José Garibaldi comandante della marina uruguayana dopo di che dopo di che certo Garibaldi però nella realtà che noi conosciamo questa più triste in cui Napoleone ha perso a Vardem Garibaldi in Sud America è sempre dominato dall'idea di tornare in patria e portarla in patria la lotta per la libertà ma immaginiamo che la lotta per la libertà non ci sia bisogno

[00:40:21] di farla in patria in patria c'è già la libertà Garibaldi rimane tutta la vita in Sud America e pensate cosa avrebbe potuto fare come minimo unifica in Sud America gli Stati Uniti gli Stados Unidos de America una grande potenza che poi nel nuovo secolo farà da contraltare agli Stati del Nord con l'immensa prosperità delle miniere brasiliane della carne argentina ecco

[00:40:50] una grande potenza che cambierà la storia del mondo dove Garibaldi è venerato in tante città tra cui Buenos Aires che in realtà come sapete oggi si chiama Garibaldi si unano Garibaldi a ricordo dell'uomo che unificò l'intero continente e poi rifiutò la corona di imperatore che una delegazione unita di boliviani cileni peruviani argentini e messicani hanno venuto a portargli e si ritirò in un'isoletta dei Caraibi credo una certa cabarena

[00:41:20] o qualcosa di genere insomma a passare i suoi ultimi anni in spiaggia mangiando noci di cocco oppure c'è un'altra alternativa però naturalmente perché Garibaldi avrebbe anche potuto decidere ecco il Garibaldi che noi conosciamo nella storia vera e triste in cui Napoleone ha perso a Waterloo è un uomo che sa fare una cosa benissimo la guerriglia e anche la guerra all'ingrosso la sa fare piuttosto bene però lui per tutta la vita in realtà

[00:41:49] prima di capire che la sua strada era quella ha cercato disperatamente di fare un'altra cosa diventare rinco con gli affari le ha tenitate tutte gli andavano tutte male ma probabilmente perché era distratto dalla politica è una cosa che Garibaldi ha fatto infiniti mestieri in vita sua ha fatto l'insegnante privato a Istanbul per dire e il commerciante di spaghetti in Brasile lui girava

[00:42:17] con una delle barche che aveva battezzato se non sbaglio Italia e Libertà o per questo del genere battendo bandiere tricolore negli anni 30 primi anni 40 dell'ottocento appunto commerciando all'ingrosso gli spaghetti a largo delle coste brasiliane e dando un enorme fastidio al governo che mantese a Torino allora ancora totalmente reazionario il quale che ci fosse questo suddito ricercato dalla polizia oltretutto che nel nuovo continente

[00:42:47] allegramente commerciava con battelli su cui batteva l'odiata bandiera tricolore che in quel momento non esisteva da nessuna parte in Italia ecco questo dava talmente fastidio questa è una storia vera nel caso che mi state confondendo dava talmente fastidio al governo di Torino che noi poi abbiamo trovato delle lettere in cui l'ambasciatore piemontese Savalto Savoiarlo in Brasile scrive al governo di Torino c'è questo pirata questo garibaldi che fa il suo commercio con queste barche batte il tricolore e dice

[00:43:17] se voi volete io credo che non sarebbe difficile toglierlo di mezzo abbiamo qui alcuni dei nostri bastimenti mercantili discretamente armati basta che ve lo diciate e gli garibaldi non si sentire più parlare e l'ambasciatore conclude più o meno dicendo sono cose che si fanno qui in America non c'era preoccuparsi ecco poi da Torino non gli danno il via libera e garibaldi Don José continua a commerciare spaghetti ma immaginate se garibaldi non fosse stato distratto dalla guerra

[00:43:47] dalla libertà da tutte queste cose e avesse concentrato il suo immenso talento nel commercio degli spaghetti oggi il mercato della pasta sarebbe dominato da un unico marchio pasta garibaldi grazie per aver ascoltato anche questa puntata del podcast di Alessandro Barbero nella descrizione dell'episodio trovate il link al canale youtube della fondazione S8 di Cagliari da cui è tratta questa puntata

[00:44:16] questo mercoledì come sempre ci sarà il palco del mercoledì dalle ore 21 sulla community discord per un'oretta facciamo 4 chiacchiere su questa puntata sui suoi temi sulla storia cultura e chi più ne ha più ne metta per partecipare basta collegarsi alla community barberopodcast.it slash discord il link è comunque nella descrizione dell'episodio la musica come sempre è il Jot's Shuffle di Kevin MacLeod in Competech.com pubblicato con licenza Creative Commons CCBuy 4.0 ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata del podcast Alessandro Barbero ciao ciao